di Emanuela Alvaro
LOCRI – La necessità di un elettrocardiogramma per poter procedere con un esame e arrivare così a capire quante e quali le cellule tumorali presenti nel corpo di una signora, esame per il quale è necessario l’utilizzo del “metodo di contrasto”. E’ ciò che sta al centro della vicenda che andiamo, brevemente, a narrare. Un fatto come tanti, nella Locride delle strutture sanitarie alle prese con le continue spoliazioni di risorse.
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Si va in farmacia e si chiede un appuntamento, il primo disponibile è per il 25 marzo. Si chiede come mai così lontano nel tempo e con l’insistenza del farmacista si riesce a spostare tutto per il 5 marzo. Sempre troppo tardi, in considerazione anche dell’urgenza.
Una situazione strana per la persona che ha cercato di prendere l’appuntamento, ancor di più perché all’ambulatorio di Cardiologia non c’era nessun paziente, nonostante fossse proprio quello il giorno previsto per le visite. Giorno che insieme ad altri, non era indicato in calendario e, per questo, non in lista per le prenotazioni.
L’unica alternativa, era recarsi nuovamente agli ambulatori ubicati nella struttura di Siderno che un tempo ospitava il presidio ospedaliero e chiedere informazioni.
Il dottore Giuseppe Mirarchi, con i modi che lo contraddistinguono, ha cercato di porre rimedio riuscendo a far avere un appuntamento molto prima.
Bene, da questa vicenda si conferma, come se non fosse già abbastanza chiaro, quella che appare chiaramente come l’intenzione di depotenziare fino a farlo scomparire il presidio ospedaliero di Locri e tutti o quasi i servizi ad esso correlati.