SIDERNO – Una sinergia tra quattro associazioni che si concretizzerebbe con un protocollo d’intesa per la valorizzazione del borgo antico di Siderno Superiore attraverso la riscoperta dei suoi tesori, dai palazzi antichi alle chiese, fino al fascino delle viuzze.
E’ quanto avrebbero intenzione di realizzare, a breve, il Sidus club, presieduto da Albarosa Dolfin Romeo, gli Amici di Siderno Antica (presidente Rosalba Romeo), gli amici di Futurantiqua (presidente Tecla Giannini) e il comitato pro Piazza Cavone presieduto da Aldo Caccamo. Queste quattro associazioni intenderanno avvalersi di un gruppo di studio composto, tra gli altri, da Marilisa Morrone, Vincenzo Naymo, Domenico Romeo e Gianfranco Marino.
Un obiettivo, quello che s’intende realizzare, che giunge proprio nel 2017, definito l’anno dei borghi, dalla rivista “Borghi magazine”, anche se l’impegno per il recupero e la valorizzazione di Siderno Superiore ha radici antiche.
Già nel 1982, infatti, prima della nascita ufficiale del Sidus club, le sue promotrici riuscirono a compiere una riflessione pubblica su quello che fu definito “Lo sfacelo del borgo antico e delle sue stradine”. Una presa di coscienza collettiva che riuscì, negli anni, a riportare la giusta attenzione nei confronti del borgo antico che come primo, grosso, risultato, riuscì a ottenere la ristrutturazione di palazzo De Mojà (nella foto) e di palazzo Falletti.
Il restauro di palazzo De Mojà fu curato dall’architetto fiorentino Marco Dezzi Bardeschi, che dettò indicazioni chiare sull’utilizzo del prezioso stabile: piano terra adibito a museo (magari quello delle tradizioni popolari che Albarosa Dolfin Romeo curò durante gli anni dell’insegnamento alla scuola elementare del plesso “Lamia”) e piani sopraelevati per ospitare manifestazioni culturali.
Il restauro di palazzo Falletti, invece, fu curato dall’architetto Rosalba Romeo (presidente degli Amici di Siderno Antica) con la collaborazione dell’ingegnere Longo.
Seguirono alcune iniziative importanti, come la presentazione del progetto “ViviBorgo” nel 1996 e la premiazione, nel 2000, al concorso “Borghinfiore”.
Ora, l’intenzione dei quattro sodalizi sarebbe quella di mettere in comune l’impegno per la valorizzazione del borgo antico, in maniera tale che si crei una sinergia tale da assicurare un’azione costante e incisiva tutto l’anno.
Se ne discuterà la sera di lunedì 31 nella corte di palazzo Amato, altro tesoro cittadino, ristrutturato a spese dei proprietari, che però non disdegnano di aprirlo e concederne l’uso alle iniziative pubbliche più belle e meritevoli di attenzione.
Ma non finisce qui, perché venerdì 18 agosto alle 21,30 tra la piazza principale del paese e l’anfiteatro, si darà vita a un progetto comune con il borgo di Bova, che ha tutto il sapore di un gemellaggio che potrà far solo bene a Siderno Superiore.
Il progetto, al quale lavorerà il gruppo di studio citato in precedenza, s’intitolerà “Stile, architettura e cultura tra Bova e Siderno”.
Un evento che permetterà – almeno questi sono gli auspici dei suoi promotori – di acquisire quelle buone pratiche che hanno portato Bova a essere annoverata tra i borghi più belli d’Italia.
Ma naturalmente, il lavoro è tanto, e tante sono le prospettive che potrebbero schiudersi.
Per esempio, le associazioni che operano a Siderno Superiore non hanno mai nascosto la volontà di premere per il restauro della chiesa di San Carlo, letteralmente salvata, qualche lustro fa, dall’impegno comune di Sidus club e Soprintendenza, che con una partecipata manifestazione pubblica riuscirono a dissuadere chi avrebbe voluto abbatterla per costruirne un parcheggio.
Esiste un progetto di restauro che l’architetto Rosalba Romeo ha donato al Comune di Siderno, con la speranza che si possano attivare tutti quei meccanismi a livello sovracomunale, tali da attirare gli investimenti necessari.
Ma non bisogna dimenticare nemmeno i progetti di albergo diffuso, che potrebbero essere avviati sfruttando le piccole case sfitte.
Sono tante le cose che si potrebbero fare a Siderno Superiore. Intanto, iniziare da questa sinergia tra associazioni sarà un buon punto di partenza. In bocca al lupo.