R. & P.
Siderno
è nuovamente scomparsa, sommersa dai rifiuti e dalla vacatio
amministrativa. Nella storia recente e drammatica della nostra città, la
gestione del comune affidata a commissari rappresenta una delle cause
del sottosviluppo cittadino e della mancanza di prospettive, e la
principale d’inefficienza amministrativa.
Nei
comuni c’è bisogno di lavoro e competenza, non basta arrivarci carichi
d’ebbrezza giustizialista e annusare mafia o intimità alla mafia in
tutti i dipendenti comunali, dal primo all’ultimo livello, e poi “fare a
faccia feroce”, lontani dall’abc della politica e sponsor della
tradizione del muscolo e del ferro.
La
Prefettocrazia in Calabria ha dimostrato che quando si spinge oltre la
sua funzione puramente decorativa e di rappresentanza istituzionale,
diventa buroKrazia ottusa e militare, un – come la definiva il
presidente Einaudi – mostro che sragiona.
Negli
anni passati la politica uscita dall’urna sidernese ha affrontato
diverse problematiche; in poco tempo parecchie sono state risolte, molte
opere consegnate, la città s’è liberata dalla spazzatura dopo stagioni
d’indecenza, come testimoniano immagini e servizi di repertorio, benché i
detrattori continuano ad arrampicarsi sugli specchi per rimpicciolirne
sia la portata della ripresa cittadina che la loro malafede lunga e
attorcigliata.
Dal
punto di non ritorno, da quel dissesto che aveva sporcato Siderno e
sidernesi con la macchia unta e bisunta di falliti, la città è riemersa
ed era lì lì per sbocciare. Sono passati sedici mesi da quando
un’amministrazione democraticamente eletta è stata sciolta, l’ennesima
del reggino, e oggi registriamo nuovamente che la sciagura dei rifiuti sta nuovamente
stremando una comunità già mortificata. Centinaia di cumuli l’invadono a
macchia di leopardo dal Torbido al Novito.
Ora
basta, Fattore Comune dice basta alla spazzatura; e dice basta alle
lezioni di moralità scodellate da chi, per negligenza e assenza, si
dimentica perfino di fare l’assicurazione ai mezzi per la manutenzione
urbana: un caso estetico più che morale. Siderno è brutta, sporca e
abbandonata, e i sidernesi si sentono brutti con gli altri e con se
stessi.
Fattore Comune