di Emanuela Alvaro (foto di Enzo Lacopo)
SIDERNO – «Noi non siamo all’opposizione, abbiamo preso un impegno con gli elettori e manterremo la parola data. A breve convocheremo un’assemblea partitica per decidere la linea da seguire che, senza ombra di dubbio, sarà indirizzata a supportare tutto ciò che l’amministrazione farà nell’interesse di Siderno, facendo critica costruttiva su ciò che non andrà bene». Giovanni Puccio dirigente regionale del PD, Sebi Romeo capogruppo PD in consiglio regionale e il segretario del circolo cittadino del PD, Maria Teresa Fragomeni, in conferenza stampa, all’indomani del primo consiglio comunale, spiegano quello che da ora in avanti animerà il loro lavoro all’interno della maggioranza in consiglio comunale.
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Ripercorrono gli accadimenti dell’ultimo periodo e il non aver ancora ottenuto una motivazione valida della decisione che ha portato il sindaco Pietro Fuda a lasciar fuori dall’esecutivo il PD, non avendo ricevuto, almeno per garbo istituzionale “neanche una telefonata, disattendendo tutto quanto detto prima, durante e dopo la campagna elettorale”.
«Siderno non è un’isola felice – ha affermato il segretario del circolo cittadino – il buco economico è grosso e non possiamo farcela da soli. Non comprendiamo cosa l’abbia portato a rompere con il PD, il vero partito organizzato della coalizione. Rompendo con il partito lo ha fatto non solo con quello locale, ma anche con il provinciale e il regionale. Non riesco a capire questa logica di una politica del disgregare che non porterà a nulla. Questa è la politica delle persone mediocri. Parla dei giovani e di fatto li lascia in panchina. Noi in maniera responsabile, come avrei voluto dire ieri e non mi è stata data la possibilità, non permettiamo a nessuno mai di impossessarsi dall’esterno del partito. Il sindaco non è abituato a confrontarsi con una realtà come la nostra».
Nel corso della conferenza stampa Sebi Romeo, dopo aver sottolineato nuovamente come si sia trovato a dover interloquire “con Fuda 1 e poi con Fuda 2, nella speranza che ci sia un Fuda 3 che si ravveda”, si è soffermato sulla vicenda che ha visto protagonista Paolo Fragomeni. «Ieri ho telefonato a Paolo discutendo lungamente. Gli ho chiesto di non accettare il ruolo di presidente del consiglio comunale e di lavorare nelle successive 48 ore dopo la seduta per consentire che il PD potesse essere rappresentato nell’esecutivo. Proposta nella quale lui sarebbe stato compreso, anche perché mai nessuno ha messo il veto sul suo nome. Paolo Fragomeni è andato dal sindaco il quale gli ha detto che il problema è solo del Pd, andando avanti per la propria strada».
Sempre sulla situazione di Paolo Fragomeni, Sebi Romeo ha evidenziato che lo stesso è fuori dal PD perché in totale autonomia ha deciso di fare parte del PDF, il partito unico di Fuda e che qualsiasi altra decisione nei suoi confronti sarà presa direttamente dal partito e non da loro.
«Ritenevo di avere a che fare con una persona affidabile. Su sua richiesta io e l’assessore De Gaetano – ha continuato Romeo, parlando di Fuda – siamo stati presenti a Siderno all’indomani dell’elezione. Per quelle che sono le nostre capacità noi siamo a disposizione della città, però ci ha messo davanti al fatto compiuto. Un’avvisaglia di questo non lineare modo di fare del sindaco ce l’abbiamo avuta quando si è paventata la possibilità di una lista unica. Il partito unico qui ha fatto grossi danni, non è nella nostra natura. Il partito unico di Siderno lo abbiamo già visto in azione e dopo lo scioglimento della città avevamo l’esigenza di dare una svolta, possibile solo con la presenza dei partiti, con i programmi, con i contenuti e con le scelte che si fanno. Noi non possiamo giudicare a scatola chiusa e Fuda farà sicuramente delle scelte per il bene di Siderno, ma la partenza non è quella che prevede la democrazia. Questo è un tradimento che un sindaco non deve fare nei confronti della sua comunità dando continuità alle tragiche stagioni precedenti. C’era bisogno di un’altra partenza e mi auguro che questa ci sia ancora».
Il sentimento che prevale nel PD all’indomani delle decisioni del primo cittadino di Siderno è di amarezza, così come sottolineato in consiglio comunale da Giorgio Ruso e ribadito in conferenza stampa da Giovanni Puccio, dirigente regionale del partito.
«Il sentimento comune è quello di amarezza per come sono andate le cose e che noi tutti registriamo nel momento in cui non sono stati mantenuti patti che in politica sono come contratti. Confermiamo il nostro atteggiamento di grande responsabilità nella linea politica che continueremo a percorrere. Noi in qualità non di forza subalterna, ma forza di governo, continueremo con questo atteggiamento di responsabilità, ma lo chiederemo anche agli altri. Giusta la necessità di convocare un’assemblea per spiegare quanto accaduto e quello che sarà il nostro modo di procedere. Il PD è in campo per Siderno con tutta la sua forza e la sua capacità espansiva dimostrata con tanti consensi, incrociando l’interesse della gente da tenere nella giusta considerazione. Noi continueremo – ha concluso Puccio – con gli impegni che abbiamo assunto nella campagna elettorale, siamo una forza di governo e lo dimostreremo anche qui, con un’azione ferma ed efficace e di reciproco rispetto tra chi governa e chi è governato».