di Gianluca Albanese
LOCRI – Sarà che, in fondo, è un inguaribile ottimista che vede sempre il bicchiere mezzo pieno, ma il capogruppo del Pd in consiglio regionale Sebi Romeo, ha dimostrato ancora una volta, di saper volgere al meglio ogni situazione apparentemente negativa per la sua parte politica.
E’ quanto è emerso ieri pomeriggio, nel corso della presentazione del libro “Lo strano delitto” di Bruno Gemelli, che ha avuto luogo nella sala del consiglio comunale di Locri, alla presenza del dirigente del Pd nazionale Ciccio Riccio e di un folto pubblico, composto in prevalenza da amministratori comunali di area Pd e personalità del mondo politico locrideo.
Stimolato dalle domande della giornalista Barbara Panetta (animatrice del movimento politico-culturale “Il Papavero” che ha organizzato l’evento) Romeo ha detto, infatti, che «Il referendum, con la sua alta affluenza alle urne, ha ridato protagonismo alla gente, facendo tornare a votare quei cittadini che in occasione delle precedenti tornate elettorali avevano ceduto all’astensionismo. Il risultato – ha proseguito Romeo – suscita una grande instabilità, sia nel Paese che nel Partito Democratico. Quest’ultimo, infatti, necessita di un profondo dibattito interno e dovrà cogliere al meglio l’occasione della fase congressuale che si aprirà. Intendo dire – ha spiegato Sebi Romeo – che il dibattito non dovrà essere tra chi è simpatico o antipatico all’attuale segretario nazionale, ma tra chi condivide o meno il “Job’s act”, i “voucher” e tutte quelle politiche sociali adottate dal Governo negli ultimissimi anni e che sono state giudicate in maniera negativa dagli elettori».
In pratica, per Sebi Romeo, che a fine serata si è intrattenuto qualche minuto a dialogare col sindaco di Locri Giovanni Calabrese, la sconfitta referendaria non costituirebbe un dramma ma un’opportunità da cogliere al volo per riportare il Pd nell’alveo di un centrosinistra meno centrista di quello in cui è rimasto col Governo Renzi.
Che dire..fin che c’è vita, c’è Speranza…