La nomina del Presidente Roberto Occhiuto quale nuovo Commissario per la Sanità in Calabria è forse la scossa che da tempo si aspettava in Calabria: almeno ce lo auguriamo.
Per questo FIL e CNaL hanno scritto al neo Commissario e a tutta la Giunta e ai Consiglieri appena eletti segnalando l’urgenza di intervenire a colmare il gap che separa la sanità calabrese dal resto d’Europa.
Da tempo abbiamo segnalato i guasti provocati da un sistema commissariale che ha tentato di importare un modello di sviluppo da esperienze del tutto diverse dalla nostra realtà finendo, nei fatti, con il distruggere il poco di buono che avevamo senza peraltro riuscire a fornire soluzioni alternative; il tutto ovviamente a discapito dei servizi offerti al cittadino calabrese. Avevamo segnalato la necessità di una organicità di interventi che non poteva tradursi semplicemente in tagli lineari alla spesa sanitaria ma doveva accompagnarsi ad una razionalizzazione delle risorse strutturali ed umane: il tutto purtroppo è rimasto inascoltato facendo di noi facili “Cassandre” allo scoppio della pandemia da Covid 19.
Abbiamo dunque voluto fornire al Presidente alcuni spunti di riflessione per il percorso che dovrà intraprendere, relativi ad una semplificazione del sistema sanitario calabrese, troppo frammentato tra Aziende Provinciali e Aziende Ospedaliere:
- immaginare 3 macro aree in cui dividere la Regione, con l’accorpamento di tutti i presidi ospedalieri in un’unica azienda sanitaria ospedaliera (A.S.O.). Aziende costituite dagli ospedali della città e da tutte le strutture ospedaliere insistenti nell’area di riferimento;
- affidare alle aziende sanitarie provinciali, che diventano territoriali (A.S.P.T.), il compito della medicina preventiva e la gestione delle case della salute. Alle aziende sanitarie provinciali sono attribuite le competenze di assistenza medico-generica, pediatrica, specialistica ambulatoriale interna, farmaceutica territoriale e convenzionata, igiene pubblica, medicina legale, assistenza psichiatrica, consultorio, assistenza ai tossico dipendenti, medicina del lavoro, igiene degli alimenti, medicina di veterinaria, nonché le competenza relative ai rapporti giuridici ed economici con il privato accreditato ed ogni altra competenza in materia di assistenza sanitaria territoriale;
- l’istituzione di un Centro Unico di spesa che consentirebbe di limitare sprechi e tenere sotto controllo i bilanci.
Speriamo dia davvero la volta buona.
Reggio di Calabria, lì 11/11/2021
F.to F.to
Il Segretario Regionale FIL/CNAL Il Commissario Nazionale FIL/CNAL
SERGIO MARINO GIUSEPPE MARTORANO