di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA – “La festa di San Rocco è una straordinaria manifestazione di religiosità popolare; la sua processione e il ballo votivo non sono spettacoli, ma espressioni di devozione al Santo al quale anche l’amministrazione comunale si affida, facendo tesoro dei suoi insegnamenti, specialmente del messaggio di apertura al prossimo e di rifiuto della violenza e dell’egoismo”.
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Così, il sindaco di Gioiosa Ionica Salvatore Fuda ha inteso sottolineare l’ottima riuscita della festa patronale che ha avuto luogo domenica scorsa, definita dal primo cittadino “Patrimonio non solo di Gioiosa Ionica o della Locride, ma di tutta la Calabria”.
Fuda ha rimarcato fin da subito che “Se tutto si è svolto nel migliore dei modi è merito del gran lavoro collettivo fatto da tutti quei soggetti che, con il coordinamento dell’amministrazione comunale, si sono adoperati affinché tutto andasse per il meglio, dalle forze dell’ordine che hanno garantito la sicurezza (tanto che per il secondo anno consecutivo non si sono registrati furti d’automobili durante la festa), al comitato san Rocco, fino all’associazione Carpe Diem, solo per citarne alcuni”.
Un evento che ha portato nelle casse dell’Ente ben 18.000 euro con la Tosap pagata dai commercianti ambulanti e che non ha lasciato immondizia in giro visto che, come confermato dallo stesso sindaco “Lunedì mattina alle 8.30 il paese era già stato completamente ripulito, per merito gran lavoro dei dodici addetti e al Comune di Marina di Gioiosa Ionica che grazie all’intercessione del sindaco Vestito ha fornito la sua moto spazzatrice meccanica”.
A dire la verità, però, qualche strascico polemico c’è stato, dopo che un articolo pubblicato sul settimanale “Riviera” a firma del suo direttore Antonio Tassone ha suscitato vivaci polemiche sui social network e la dura reazione di alcuni cittadini gioiosani contro quella testata.
Fuda ha spiegato di condividere il contenuto di quell’articolo, pur ammettendo che il suo attacco ha potuto indurre in considerazioni fuorvianti quei lettori che non hanno preso visione del suo contenuto per intero, spiegando altresì che “la comunità gioiosana è molto sensibile a tutto ciò che riguarda la festa patronale ma, essendo composta nella stragrande maggioranza da persone per bene, non vedo – ha detto Fuda – come si possa ipotizzare che qui la ’ndrangheta, che pur è presente a Gioiosa così come in moltissime parti d’Italia, voglia manifestare il proprio potere attraverso la festa di San Rocco che è esclusivamente una festa di popolo”.
Il primo cittadino ha altresì ribadito che “A Gioiosa abbiamo ben presente che una mano che dopo una giornata di lavoro asciuga il sudore della propria fronte vale molto di più di una che conta i soldi a fine giornata” e che “Come sempre, i tempi della processione sono stati dettati dalla Chiesa”.
Con riferimento, poi, alle operazioni di polizia che hanno interessato, non molto tempo fa, anche Gioiosa Ionica (vedi “The Bridge”) il sindaco ha detto che “ben vengano se servono ad accertare eventuali reati commessi nel nostro territorio e a far pagare il debito dei rei con la giustizia, liberando i gioiosani per bene da certi meccanismi”.
Il direttore del marketing della Riviera Rosario Condacuri ha ricordato tutto il lavoro svolto nella quindicennale attività della sua testata, anche occupandosi con attenzione di fatti che riguardano Gioiosa Ionica, confessando che si aspettava le scuse del sindaco (a nome dell’intera comunità cittadina) al suo giornale per alcuni commenti giudicati offensivi espressi su facebook “e che – ha detto Condarcuri – hanno indotto il direttore Tassone a sporgere querela contro 32 utenti”.
Tassone ha chiesto ai presenti quali fossero i contenuti del suo articolo reputati offensivi e ha sfidato il sindaco chiedendogli se è disposto a costituirsi parte civile, come amministrazione comunale, contro quei suoi concittadini che coi loro commenti su facebook hanno leso l’immagine della comunità”, mentre il suo collega Macrì ha ricordato le grandi operazioni di polizia che hanno interessato il paese di Gioiosa, rammentando altresì l’attenzione pluriennale del suo giornale verso un progetto di sviluppo denominato “Grande Gioiosa”.
Il sindaco ha replicato dicendo che sui social network ognuno può dire la sua e, se si eccede arrivando a offendere le persone, chi si sente vittima di condotte illecite ha il pieno diritto di querelare, ribadendo altresì che “Non posso stare a controllare cosa scrivono i miei concittadini su facebook. Io, come sindaco, difendo la mia comunità, non i singoli”, mentre particolarmente apprezzato è stato l’intervento dell’ex caporedattore della Tgr Rai dell’Abbruzzo Mimmo Logozzo, che ha invitato tutti a superare le polemiche e i personalismi e a marciare uniti verso la crescita di Gioiosa e dell’intero comprensorio, anche attraverso lo strumento del confronto dialettico “Aspro come quello di oggi – ha detto – ma corretto nei toni”.
In chiusura, l’assessore al ramo Lidia Ritorto ha ringraziato tutti i consiglieri che hanno fattivamente collaborato per la buona riuscita della festa (in particolare Ritorto, Zenone e Coluccio), il presidente dell’assemblea cittadina Laura Crimeni, gli assessori Palermo e Zavaglia e, naturalmente, il sindaco Fuda.