R. & P.
ROMA – Poco fa a Roma è avvenuto un blitz da parte di un gruppo di militanti del Fronte Comunista (FC) e del Fronte della Gioventù Comunista (FGC), che durante il passaggio del corteo per la pace snodatosi per il centro della Capitale hanno raggiunto la balconata di piazza San Francesco di Paola sopra via Cavour ed esposto uno striscione riportante lo slogan “Fuori l’Italia da guerra, UE e NATO!” firmato dalle due organizzazioni.
I comunisti hanno inoltre acceso dei fumogeni e distribuito volantini riportanti il medesimo slogan. Un comunicato diffuso dalle due organizzazioni spiega le ragioni del blitz: «NO A RIARMO ED ECONOMIA DI GUERRA. Dopo anni di propaganda spudorata, le ipotesi di trattative per la “pace” tra Russia e NATO ruotano attorno alle diverse opzioni per la spartizione delle risorse naturali dell’Ucraina e delle sfere di influenza tra le potenze capitalistiche, con USA, Russia, Francia, Regno Unito e Germania in prima linea. L’orientamento degli USA con la nuova presidenza di Trump ha prodotto una rapida escalation politica in cui si inserisce la ratifica del piano da parte della Commissione UE chiamato “Rearm Europe”, che prevede che 800 miliardi vengano destinati per la spesa bellica. In particolare, l’Unione Europea e i suoi membri hanno fornito più di 135 miliardi di euro per il proseguimento della guerra in Ucraina. In Italia, si parla di aumentare le spese militari da 33 miliardi a 70 miliardi in quattro anni: una vera e propria economia di guerra che da una parte verrà finanziata direttamente dai fondi riservati a sanità, istruzione e spesa sociale, dall’altra potrà essere supportata da forme di debito comune i cui costi saranno scaricati sui lavoratori e sul popolo. NESSUNA FIDUCIA ALLA FINTA OPPOSIZIONE. Movimento 5 Stelle e centro-sinistra sono co-responsabili delle politiche di massacro sociale in questi anni; hanno sostenuto il governo Draghi, le sue politiche lacrime e sangue, votando anche a favore dell’invio di armi. Inoltre, Conte è lo stesso che ha promosso con Salvini i Decreti Sicurezza, strumento che colpisce i lavoratori che scioperano e chiunque lotti. L’alternativa non può essere in questi partiti che non mettono in discussione questo sistema fatto di sfruttamento e morte.