di Patrizia Massara Di Nallo (foto fonte Foto MArRC)
REGGIO CALABRIA – I bronzi di San Casciano sono arrivati a Reggio Calabria, dopo essere stati esposti al Quirinale, tra giugno e dicembre del 2023, e al MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dal 16 febbraio al 30 giugno 2024. I restauratori del MArRC e i courier di cinque istituti prestatori hanno iniziato l’allestimento dei reperti di uno dei più importanti contesti votivi scoperti nel nostro Paese. Presto al MArRC ci sarà l’inaugurazione della mostra e verranno comunicate le date e gli orari di apertura al pubblico Dalle acque termali , quindi, il rinvenimento (effettuato nel 2022 con novità venute alla luce nel 2023) che, 50 anni dopo la scoperta nel 1972 dei celebri “Bronzi di Riace”, riscrive da San Casciano dei Bagni (SI) la storia dell’antica statuaria in bronzo di età etrusca e romana.
Quello del sito toscano è, infatti, il più grande deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai scoperto nell’Italia antica e uno dei più significativi di tutto il Mediterraneo: senza eguali soprattutto perché, finora, di questa epoca si conoscevano prevalentemente statue in terracotta.“È la scoperta più importante dai Bronzi di Riace e certamente uno dei ritrovamenti di bronzi più significativi mai avvenuti nella storia del Mediterraneo antico”, ha commentato il Direttore Generale Musei, Massimo Osanna.
I bronzi di San Casciano comprendono le raffigurazioni delle divinità venerate nel luogo sacro, assieme agli organi e alle parti anatomiche per le quali si chiedeva l’intervento curativo della divinità attraverso le acque termali. Il loro eccezionale stato di conservazione, all’interno dell’acqua calda della sorgente, ha permesso anche di preservare meravigliose iscrizioni in etrusco e latino che furono incise prima della loro realizzazione che, per la gran parte di questi capolavori dell’antichità, si data tra il II secolo a.C. e il I secolo d.C, (periodo storico di importanti trasformazioni nella Toscana antica, nel passaggio tra Etruschi e Romani). Essi narrano quindi una storia di devozione, di culti e riti in luoghi sacri dove l’acqua termale era usata anche a fini terapeutici. Lo scavo iniziato nel 2019 e promosso dal Ministero della Cultura e dal comune toscano, ha rinvenuto oltre 20 statue di bronzo ( di cui cinque superiori al metro di altezza) in perfetto stato di conservazione, ex voto e altri oggetti, ma anche cinquemila monete in oro, argento e bronzo. La campagna di scavo è stata condotta al santuario etrusco-romano connesso all’antica vasca sacra della sorgente termo-minerale del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena e, inoltre, a San Casciano, grazie ai recenti finanziamenti del MiC (Ministero della Cultura), nascerà un nuovo museo per ospitare i reperti e anche un parco archeologico.


