R. & P.
Apertura in grande stile del nuovo anno istituzionale dell’Istituto Nazionale Azzurro 2022-2023.
Una giornata luminosa e di grande gaudio quella svoltasi nella serata di domenica 4 dicembre presso la Chiesa Santa Maria di Porto Salvo, nella frazione Gallico Marina del comune di Reggio Calabria.
L’evento che è stato sentito e partecipato è iniziato con la Santa Messa Solenne presieduta dal cardinale Sua Eminenza Reverendissima Angelo Bagnasco, concelebrata da S.E. Mons. Paolo De Nicolò (vice presidente Nazionale INA e Reggente della Prefettura della Casa Pontificia), da S.E. Mons. Fabio Fabene (vescovo segretario del Dicastero delle Cause dei Santi), da Monsignor P. Giulio Cerchietti (Officiale del Dicastero dei Vescovi), da Mons. Antonino Vinci (parroco della Parrocchia di Santa Maria di Porto Salvo), dagli assistenti Spirituali I.N.A., dai reverendi e dai sacerdoti dell’Arcidiocesi Reggio Calabria-Bova, della diocesi di Locri-Gerace, dai missionari giunti direttamente dalla Santa Sede.
Sua Eminenza Monsignor Fortunato Morrone (arcivescovo dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria- Bova) ha dato il saluto di benvenuto al cardinale Angelo Bagnasco e inviato il vicario Mons. Pasquale Catanese.
L’evento religioso ha visto la partecipazione di autorità del mondo della magistratura, della politica, delle forze armate, della prefettura, della cultura e della scienza, giunte anche da altre regioni d’Italia.
Un evento arricchito dalle note melodiche della banda musicale che ha accompagnato l’ingresso degli alti prelati.
Ad organizzare il solenne evento, nei minimi dettagli, ci ha pensato il Plpresidente e fondatore dell’Istituto Nazionale Azzurro cav. Lorenzo Festicini in sinergia con il consiglio direttivo dell’I.N.A. e tutti i membri che sono riusciti ad impreziosire la Città di Reggio Calabria con la presenza del cardinale Bagnasco e di tutti i prelati.
Ad Aprire l’evento il presidente I.N.A. Lorenzo Festicini che palesemente emozionato, rivolgendosi al cardinale, ai prelati e ai presenti ha aperto il suo cuore riuscendo a manifestare tutta la sua stima nei loro confronti: “Signor cardinale Angelo Bagnasco, Mons. Paolo De Nicolò, Mons. Fabio Fabene venuti da Genova e da Roma unitamente a P. Giulio Cerchietti, per condividere con noi questo momento di fede e di gioia, Ecc.mo arcivescovo Mons. Fortunato Morrone per la sua paterna vicinanza e ai suoi collaboratori. Ringrazio gli Ecc.mi vescovi Francesco Oliva (Locri) Francesco Milito qui rappresentato da Don Francesco (Oppido Mamertina-Palmi) e Sarafino Parisi (Lamezia Terme) che hanno inviato, essendo impegnati per le visite pastorali (Sinodo), il loro sentito saluto di stima e di apprezzamento per il nostro operato, reverendi, sacerdoti, membri e collaboratori dell’INA, Consiglio Direttivo, autorità civili e militari. Cari Amici, costituisce per me motivo di orgoglio e di gratitudine verso il Signore rivolgere il mio saluto più cordiale a voi tutti qui presenti e a coloro che non hanno potuto partecipare ma sono in comunione con noi, in occasione dell’apertura del nuovo anno dell’Istituto Nazionale Azzurro, quest’anno fortemente voluto nella Città di Reggio Calabria. Questo evento è così importante e centrale nella vita della nostra Istituzione, che si occupa di opere umanitarie. I nostri membri INA, infatti, operano in territorio nazionale e internazionale (missioni in Terra Santa, in Albania, in Benin, Congo e Guinea e in Ucraina) con finalità culturali, di studio, di ricerca e di solidarietà, favorendo ed incentivando il dialogo e lo scambio interculturale ed interreligioso tra i popoli, a favore della pace e dei diritti umani. Alla Chiesa che pone grande attenzione agli sforzi che quotidianamente si compiono nell’ambito delle opere umanitarie a favore dei bisognosi e che valorizza tutte le azioni utili a mantenere la concordia tra i popoli, chiediamo di guidarci e illuminarci perché le nostre attività ed opere vadano sempre a vantaggio del bene della persona, delle sue aspettative, dei suoi diritti fondamentali. La Santa Sede, ci ricordò il cardinale Pietro Parolin a Roma (4 giugno 2022) in occasione del Premio Internazionale INA, con la sua azione diplomatica sarà “sempre disponibile a collaborare con quanti si impegnano per porre fine ai conflitti in corso e a dare sostegno e speranza alle popolazioni che soffrono”. Pensiamo, ad esempio, agli sforzi che da più parti si stanno mettendo in atto perché cessi la guerra in Ucraina, dove troppi innocenti hanno perso ogni cosa: affetti, famiglie, abitazione, convivenza civile e la vita stessa. Tutti siamo chiamati a concorrere per costruire la pace dentro di noi, nelle nostre famiglie, comunità, nelle nostre città ovunque la Provvidenza ci chiami. La formazione al Diritto umanitario nella quale siamo impegnati è, inoltre, un terreno fecondo per il dialogo e la collaborazione sia con le istituzioni che con le altre religioni in spirito ecumenico sulla difesa della dignità della persona umana. Gesù ha detto: “Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.” Cosa fa la luce? Splende, illumina, irradia e rivela. Espone verità che altrimenti sarebbero nascoste nell’oscurità. Gesù stesso era ed è la vera luce del mondo. Noi, nel far parte della famiglia I.N.A. non siamo la fonte della luce, ma riflettiamo la Sua luce. E come Suoi seguaci, siamo stati resi capaci di illuminare l’oscurità del nostro mondo con la Sua gloriosa luce. Il nostro scopo, Eminenza, è seguire Gesù, servire gli altri e vivere la nostra fede in modo vero e tangibile, anche nei posti che sembrano terribilmente bui la Sua luce possa splendere attraverso di noi, non perché stiamo puntando i riflettori su di noi, ma perché il Suo splendore non può essere fermato. Ai nuovi Membri che oggi formuleranno la Promessa Solenne e che entrano a pieno titolo a far parte della Famiglia dell’Istituto dico: in questo tempo di avvento state promettendo davanti a Dio e a tutti noi che la vostra vita sarà completamente donata nel servire ed aiutare il fratello e la sorella nel momento del bisogno e che il vostro lavoro e il vostro vivere quotidiano sarà pieno dell’amore di Cristo, nostra certezza e nostra unica vera direzione. Siate consapevoli della grande responsabilità che vi state assumendo coscienti che il senso di tale Promessa sta proprio qui, Dio ti dona quello che non hai: il coraggio di sognare e la certezza che si realizzi. Fidiamoci e affidiamoci a Dio. Benedica Eminenza noi e i nostri progetti di bene e di pace”.
I diciassette nuovi ingressi nell’Istituto Nazionale Azzurro hanno pronunciato la promessa solenne.
Durante la funzione religiosa, al cardinale Bagnasco, per mano del presidente Festicini, è stato donato un pregiato quadro realizzato a mano che rappresenta lo stemma cardinalizio di Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Angelo Bagnasco.
Al termine della cerimonia religiosa la serata è poi continuata all’insegna del gusto e della tranquillità con la cena presso L’A Gourmet L’Accademia sita nel centro città, adiacente il chilometro più bello d’Italia (lungomare Italo Falcomatà), dove il padrone di casa, lo chef Filippo Cogliandro ha deliziato gli ospiti con delle vere e proprie opere d’arti.
UFFICIO STAMA I.N.A.