di Antonella Scabellone
La sua posizione è stata radicalmente rivista nel processo d’ appello dove è stato assolto dal reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. E così, ieri, è tornato in libertà Giuseppe Napoli, tratto in arresto all’esito dell’operazione di polizia del 2010 che ha dato vita al processo Recupero-Bene Comune. Lo ha deciso la Corte d’appello di Reggio Calabria che, accogliendo l’istanza dei suoi avvocati, Giuseppe Belcastro e Giuseppe Sgambellone, ha posto fine alla misura cautelare detentiva alla quale l’uomo era sottoposto da 5 anni e 7 mesi circa.
‘Il provvedimento – conferma l’avv. Belcastro – è la naturale conseguenza dell’assoluzione del nostro assistito dall’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso che la stessa Corte ha sentenziato il primo luglio in esito al grado di Appello del processo c.d. Recupero-Bene comune”.
Giuseppe Napoli era stato condannato in primo grado dal Tribunale di Locri alla pena di anni 15 di reclusione, pena che è stata ridotta in appello a anni sei e mesi sei. Ora si attende la Cassazione per la conclusione definitiva della vicenda giudiziaria
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