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PARCO NAZIONALE DELL?ASPROMONTE – Quando la nostra montagna, tanto disprezzata in molte circostanze, diventa luogo di incontro e di svago riesce a dare emozioni che in altri contesti sono impensabili. Il genius loci dell’Aspromonte non è il malaffare ma la condivisione e l’affetto che si contestualizzano in un ambiente molto stimolante. Una giornata all’insegna dell’amicizia che si materializza nonostante il tempo, le distanze e le differenze che ieri sono diventate occasione di serena condivisione e confronto. Nonostante le previsioni dessero maltempo sono arrivati a frotte, qualche defezione si è verificata soprattutto in presenza di bambini, al piazzale Catorella del villaggio Trepitò di Molochio. Ad attendere l’amico del posto che aveva anche avvisato della pioggia e della nebbia ma, avuta la conferma dell’incontro, ha pazientato che le diverse strade portassero i convenuti sul posto. Miracolosamente una schiarita ha permesso di godere del panorama e l’osservazione dei paesi e contrade della costa Tirrenica: Molochio, Piminoro, Oppido, Messignadi, Varapodio, Terranova Sappo Minulio, Cittanova, Taurianova, Polistena e l’area portuale di Gioia Tauro. Con una buona visuale potrebbero avvistarsi le isole Eolie. Gli orari si sono dilatati perché la nebbia ha rallentato il cammino ma pian piano da Reggio, da Camini, da Roccella, da Locri, da Bianco, da Bovalino, da Siderno, da Canolo, da Cittanova i convenuti alle 12 erano al completo. Una lunga teoria di auto si è diretta verso il villaggio Moleti, primo villaggio montano sorto con un piano regolatore, dove li attendeva un’accoglienza festosa da parte di una famiglia che ha messo a disposizione casa, tavoli, suppellettili e servizi ma tanto, tanto, calore umano. Alcuni sono arrivati nonostante gravi problemi di salute, questo era anche lo scopo per coinvolgerli e schiodarli dalle, pur comode, case. Se si condividono i problemi con le persone care già diventano meno pesanti. E’ quello che si è respirato in questa splendida giornata. Raccolta di funghi ( solo i patentati), fragole, ciliegie e poi la condivisione del cibo che ognuno ha preparato. I veri amici conservano memoria e non dimenticano quelli che non possono più partecipare alle attività. C’è stato un brindisi per tutti e tutti si sono sentiti parte di questo sodalizio informale carico di stima e di affetto. Un ringraziamento particolare al sig. Spanò, ultraottantenne e nume tutelare del villaggio Moleti, che presta assistenza a chiunque senza chiedere nulla ed il suo gesto è sempre accompagnato da un sorriso bonario. La gioia del dare è maggiore di quella del ricevere negli animi nobili. “ Il più bel fiore del mondo perde la propria bellezza, invece un’amicizia fedele dura per l’eternità”.
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