di Gianluca Albanese
SIDERNO – Nonostante le sei richieste di annullamento con rinvio in Appello avanzate dal Procuratore Generale, la Corte di Cassazione, con la sentenza pronunciata stanotte, ha rigettato quasi tutti i ricorsi degli imputati del processo “Recupero-Bene Comune” , confermando, dunque, le pene comminate in Appello, con la sola eccezione di Domenico Giorgini, cui è stata ridotta a nove anni di reclusione la condanna.
Per effetto della sentrenza della Suprema Corte, dunque, le seguenti condanne pronunciate a suo tempo dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria sono da considerarsi definitive:
1. Cosimo Ascioti alias “u lupu” anni 10 e mesi 9 di reclusione (in primo grado 13 anni e sei mesi)
2. Giuseppe Correale alias “u baiaffa” e “u sparacaglia” anni 14 e mesi 8 (16 anni e 8 mesi)
3. Michele Correale alias “zorro” 24 anni (25 anni)
4. Antonio Costa anni 10 e mesi 10 (10 anni e 10 mesi)
5. Michele Costa anni 11 (11 anni)
6. Alessandro Figliomeni 12 anni (12 anni)
7. Vincenzo Figliomeni 4 anni e sei mesi e 15.000 euro multa (4 anni e sei mesi e 15.000 euro multa)
8. Antonio Futia alias “u ngilla” 13 anni (14 anni)
9. Giorgio Futia 5 anni e 18.000 euro multa (5 anni e 18.000 euro multa)
10. Michele Futia (classe 1990) 9 anni e sei mesi (9 anni e sei mesI)
11. Michele Futia (classe 1933) anni 6 e mesi 8 (8 anni)
12. Antonio Galea anni 6 e mesi 10 (8 anni e 3.500 euro di multa)
13. Riccardo Gattuso 11 anni (11 anni)
14. Francesco Muià anni 24 e mesi sette (26 anni e 2 mesi)
15. Giuseppe Muià 13 anni e 6 mesi (14 anni e 6 mesi)
16. Giuseppe Napoli anni 6 e mesi 6 e 1300 euro multa (15 anni)
17. Riccardo Rumbo 17 anni (17 anni)
18. Antonio Scarfò 3 anni e 10.000 euro multa (3 anni e 10.000 euro di multa)
19. Carlo Scarfò 1anno e mesi sei e 3.000 euro multa (anni uno e mesi sei e 3.000 euro multa )
Tornano in carcere, dunque, gli imputati che, non avendo scontato tutta la pena, erano stati rimessi in libertà in attesa del giudizio di Cassazione