di Redazione
LOCRI – Cinque condanne e un’assoluzione. E’ l’esito della sentenza pronunciata nel tardo pomeriggio di ieri dal Tribunale di Locri che (collegio presieduto dal giudice Maria Teresa Gerace) ha pronunciato la sentenza del processo denominato “Cinque stelle” , che prende le mosse da un’inchiesta condotta dalla DdA di Reggio Calabria su una presunta truffa orchestrata da alcune potenti consorterie di ‘ndrangheta della Locride nella costruzione del lussuoso hotel “Parco dei Principi”.
Ebbene, la struttura è stata sottoposta a confisca, mentre le condanne più grosse sono state quelle a carico dei fratelli Antonio, Domenico, Francesco e Vincenzo Condino: 8 anni e sei mesi di carcere a testa per il reato di riciclaggio, più 10.000 euro di ammenda da per ognuno di loro. Una pena, quella a carico dei fratelli Condino, superiore a quella richiesta dall’accusa.
“Solo” intestazione fittizia di beni (e non riciclaggio), invece, è stato il reato riconosciuto a carico dell’ingegnere Bruno Verdiglione, mentre è stato assolto Rocco Agostino.
Come sempre, ci sono 90 giorni di tempo per depositare le motivazioni della sentenza.
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