di Gianluca Albanese
CAULONIA – «Domani, venerdì 27 gennaio, partirà l’opera di demolizione della struttura ceduta sul ponte della statale 106 che sovrasta la fiumara Allaro, al fine di evitare problemi di stabilità della corsia rimanente. Verrà fatto in maniera tale da interferire meno possibile col traffico, specie nelle ore di punta. Contestualmente, si interverrà sull’alveo fluviale visto che una pila era stata scalzata durante il maltempo di inizio settimana. Inoltre, entro il mese di aprile, salvo eventuale ricorsi di ditte non aggiudicatarie dei lavori, si procederà all’affidamento efficace dei lavori già previsti da tempo sul ponte, che si concluderanno entro 182 giorni, più una ulteriore aggiunta derivante dal maltempo dei giorni scorsi che, visto l’importo relativamente esiguo, potrà essere accodato ai lavori già in appalto, e che comunque richiederà un altro mese e mezzo. Sono state trovate le risorse per coprire anche questa ulteriore variante e l’Anas, specie dopo la nomina del capo area ingegner Giuseppe Ferrara, sta mostrando grande collaborazione e disponibilità, sebbene sia molto prudente nelle stime dei tempi. L’unico rischio, voglio ripeterlo, riguarda eventuali ricorsi che potrebbero essere inoltrati, e che allungherebbero, inevitabilmente, i tempi di ricostruzione del ponte che, in ogni caso, verranno conclusi entro la consiliatura regionale.
Parola di Roberto Musmanno, assessore ai Trasporti e alle Infrastrutture della Regione Calabria, intervenuto al consiglio comunale di Caulonia che ha avuto luogo questa sera e che è stato incentrato principalmente sulla grave situazione del ponte che separa Caulonia Marina dalla zona Nord della Locride.
Una seduta del civico consesso, che ha visto una massiccia presenza del Pd regionale, provinciale e comprensoriale. Oltre al capogruppo in consiglio regionale Sebi Romeo, infatti, erano presenti altri big del partito, tra cui il capogruppo in consiglio comunale a Siderno Mariateresa Fragomeni e parecchi sindaci di area, oltre, naturalmente, al vicesindaco di Caulonia e consigliere metropolitano Kety Belcastro.
Già, i sindaci. Per la verità, non erano molti, sebbene il primo cittadino di Caulonia Ninni Riccio, abbia, compatibilmente ai tempi ristrettissimi di convocazione, cercato di coinvolgere il numero massimo di primi cittadini in questa battaglia contro l’isolamento del nostro comprensorio. Fino alle 20, infatti, abbiamo notato la presenza, oltre ai già citati Riccio e Belcastro, dell’altro consigliere metropolitano (nonché sindaco di Gioiosa Ionica) Salvatore Fuda, del vicesindaco di Siderno Anna Romeo e dei sindaci di Benestare (Rocca), Marina di Gioiosa Ionica (Vestito, accompagnato da una nutrita delegazione del consiglio comunale), San Giovanni di Gerace (Imperitura), Pazzano (Taverniti), Stilo (Miriello), Roccella Ionica (Certomà), Platì (Sergi) e Stignano (Candia).
In apertura dei lavori, il sindaco di Caulonia Ninni Riccio ha tracciato un quadro molto chiaro della problematica relativa al ponte sull’Allaro, evidenziando l’esigenza di accorciare i tempi di inizio lavori «Ricorrendo – ha detto – a procedure straordinarie, finalizzate ad accorciare i tempi di consegna dei lavori ben prima dei 60 giorni previsti dalla legge».
Contenuti, questi, che il Consiglio, a fine seduta, ha sintetizzato in un documento da inviare al Ministero dei Trasporti.
Dopo la relazione dell’assessore regionale Musmanno, è toccato al consigliere metropolitano Salvatore Fuda aprire il giro degli interventi. Il sindaco di Gioiosa Ionica è riuscito (in maniera assai efficace) a sintetizzare tutti i punti dolenti della questione, e ha esordito dicendo che «La Locride è, di fatto isolata: a Nord questo ponte sull’Allaro, a Ovest la Galleria della Limina aperta a singhiozzo, a Sud la 106 in pessime condizioni. Ecco perché – ha proseguito – dev’essere il Governo Nazionale a dover dire quale strumento deve essere utilizzato per accelerare i tempi di superamento di queste criticità, partendo dal prolungamento della variante “B” della statale 106, che attualmente inizia a Locri e finisce prima di Caulonia Marina. Servono inoltre – ha concluso Fuda – interventi di programmazione dei piccoli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico comune per comune, oltre che quelli sulla viabilità provinciale e sui torrenti».
Un intervento, quello di Fuda, già di per sé esaustivo. Tuttavia, altri sindaci presenti, non hanno voluto perdere l’occasione di denunciare le problematiche dei loro territori di riferimento. Tra questi Giorgio Imperitura, sindaco di Martone, che ha detto che «Bisogna puntare sulla prevenzione del dissesto idrogeologico, rivalutando il ruolo dei forestali», mentre il pazzanese Taverniti ha parlato di frane e interruzioni sulla strada provinciale e Rosario Rocca, sindaco di Benestare, ha annunciato che «Probabilmente, lunedì sarò costretto a interrompere il servizio di scuolabus, visto lo stato in cui verrà la viabilità». Quasi fantasioso l’intervento del vicesindaco di Siderno Anna Romeo, che dopo aver manifestato l’esigenza di chiedere «Se ci sono soldi stanziati dalla Provincia prima e dalla Città Metropolitana poi che non sono stati spesi», ha affermato che «Bisogna cogliere l’occasione di avere un ministro reggino come Marco Minniti (titolare degli Interni) affinchè possa intercedere col Ministero dei Traporti per fare completare la variante “B” della nuova 106». Il consigliere democratico di Caulonia Attilio Tucci, poi, ha lanciato l’idea di affidare all’Anac di Raffaele Cantone l’assegnazione dei lavori sul ponte.
Nel suo intervento, Sebi Romeo ha elogiato il lavoro svolto dalla Protezione Civile calabrese nella gestione delle emergenze post alluvionali e ha invitato i presenti a supportare l’assessore Musmanno e tutta la Regione per riuscire a convocare l’Anas in sede ministeriale, proprio nella sede del dicastero alle Infrastrutture, seguendo il metodo usato a difesa dell’aeroporto di Reggio Calabria. «Oliverio sarà qui per preparare al meglio questo incontro, sebbene serva un’attenzione strutturale sulla Locride per rompere il suo atavico isolamento. Per esempio, la Regione sta facendo molto in sede di programmazione sulle fiumare, ad esempio, ma anche sulla nuova legge urbanistica, improntata al principio del “consumo del suolo zero”, segnando uno spartiacque col passato. La Locride – ha concluso Romeo – può aprire una nuova stagione, attraverso il protagonismo dei cittadini, la sinergia con le istituzione e la sacrosanta ribellione sulle questioni prioritarie per reclamare al Governo nazionale politiche nuove. Il metodo del dialogo col territorio locrideo darà a breve buoni risultati su questioni nodali, come il prolungamento della variante “B” della statale 106, il distretto culturale della Locride e la tutela dell’ospedale spoke di Locri».