di Gianluca Albanese
PLATI’ – Oscurata mediaticamente, almeno da Natale in poi, dalla triste vicenda che riguarda lo Sporting Locri, la fase pre elettorale per le amministrative 2016 di Platì continua, comunque, a vivere dei momenti di spiccato scontro dialettico. Il più delle volte accade non nelle piazze ma nell’agorà virtuale di facebook, laddove, almeno da sabato scorso, si è rianimato lo scontro tra sostenitori e detrattori dell’unico – ad oggi – candidato sindaco che ha confermato al propria intenzione di correre alle elezioni della prossima primavera, ovvero Anna Rita Leonardi, la giovane reggina che da mesi ha stabilito una propria segreteria politica a Platì e che è diventata famosa a livello nazionale dopo che il premier Renzi, direttamente dalla Leopolda dello scorso 13 dicembre a Firenze ne ha benedetto la candidatura.
Dalle stelle della Leopolda alle stalle dei toni molto spicci di un suo sedicente sostenitore di Platì, ripreso dalle telecamere della Tgr Rai in trasferta proprio nel centro aspromontano, il passo è stato breve, e la Leonardi viene accostata da molti a quel giovanotto che ha usato, durante le riprese della troupe Rai a Platì, toni poco ospitali nei confronti del giornalista del Fatto Quotidiano Lucio Musolino e della giovane dirigente regionale del Pd Mariagrazia Messineo (sidernese ma da sempre attenta a quanto accade a Platì, tanto da essere presente in molte occasioni, al fianco di un gruppo di attivisti politici e sindacali di area Pd che la segue con simpatia).
Poco importa che la stessa Leonardi abbia subito preso le distanze dal giovane di cui sopra: il caso ha avuto un effetto boomerang, tanto che alcuni residenti riferiscono che la stessa Leonardi, in occasione di un incontro pubblico tenuto a Platì prima di Natale, avrebbe detto di essere intenzionata ad andare comunque avanti nell’idea di candidarsi a sindaco, anche se il suo partito, il Pd, non dovesse essere al suo fianco.
Poche ore dopo, sul gruppo facebook denominato “Una voce per Platì” si è scatenata una vivace discussione, col pensionato platiese emigrato tanti anni fa al nord Domenico Trimboli che ha denunciato il fatto che la Leonardi l’ha cancellato dalle proprie “amicizie” virtuali dopo aver scritto un commento non gradito. E giù polemiche su polemiche, specie sull’asserita mancanza di atteggiamento democratico della Leonardi che, secondo quanto scritto da Trimboli “Ha detto che si sta preparando ai fatti: io le ho risposto che i fatti li hanno fatti gli altri”, alludendo, riteniamo, all’impegno profuso dallo stesso gruppo di Domenico Trimboli, Francesco Carbone della Cgil e alcuni attivisti tra cui la già citata Maria Grazia Messineo.
In mezzo c’è l’incertezza del Pd regionale e provinciale, i cui vertici erano presenti all’inaugurazione della sede cittadina del partito lo scorso mese di maggio, ma che poche settimane dopo è stata chiusa.
Quei vertici regionali e provinciali che sembrano non strapparsi le vesti per sostenere la candidatura della Leonardi, che non a caso non ha inserito nome e simbolo del Partito nel documento diffuso contenente le cinque priorità programmatiche della giovane reggina.
Insomma, fin quando il Pd non prenderà una decisione chiara, l’impasse, a nostro modo di vedere, non potrà essere superata. Riportare in paese un circolo del partito più radicato nel territorio, infatti, è solo uno dei primi passi per ricostruire quell’agibilità democratica che negli ultimi lustri è mancata a Platì.
Magari, lasciando l’iniziativa ai platiesi, e sostenendola da fuori senza voler offrire delle soluzioni precostituite.
Potrebbe essere un buon segnale di unità e presenza del Pd che finora non ha espresso una posizione chiara e univoca, limitandosi alle estemporanee sortite o del parlamentare Ernesto Carbone, o dei segretari provinciale (Romeo) e regionale (Magorno).
Staremo a vedere.
Intanto, giova ricordare che sia il Centro Studi Lazzati che “Futuro a Sinistra-Si” hanno manifestato, nei giorni scorsi, la volontà di prendere parte alla competizione elettorale a Platì puntando su candidati del posto, mentre non è da escludere la probabile presenza di altri candidati sindaci, tra cui Rosario Sergi, che in un paio di occasioni ha già tentato la scalata alla poltrona di primo cittadino, e di un rappresentante del centrodestra, almeno stando alle intenzioni espresse da alcuni parlamentari di area moderata, tra cui il reggino Totò Caridi.
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