di Antonio Baldari
PAZZANO – Alle soglie dei primi cento giorni dal voto cittadino, espressosi lo scorso 31 maggio, a Pazzano è tempo di riporre in soffitta la teoria per andare dritti al cuore della pratica che, com’è noto, reca nel suo seno parecchi punti di dissenso che, proprio di recente, ha avuto una chiara dimostrazione con la seduta di Consiglio comunale, mercoledì 26 agosto, convocata nella sala delle Adunanze di piazza IV Novembre, avendo quale punto focale all’ordine del giorno quello attinente al bilancio di previsione 2015.
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Un punto nodale dell’assise consiliare che si è risolto con il semaforo verde dato dai soli voti della maggioranza guidata dal sindaco, Sandro Taverniti, ed il gruppo di minoranza “Pazzano Bene Comune”, in capo a Lucia Spagnolo che ha nettamente espresso voto contrario; nel corso della lunga e approfondita discussione sono stati altresì approvati all’unanimità tutti gli altri punti all’odg, tranne il punto concernente le aliquote Tari e Tasi sui quali si è registrata l’astensione dell’opposizione.
Ma tornando al clou del Civico Consesso, e quindi l’approvazione dell’anzidetto documento contabile, la capogruppo di minoranza, Spagnolo, evidenzia quest’oggi come “Nella mia dichiarazione ho motivato il voto contrario al bilancio di previsione 2015, sottolineando la negatività dell’aumento dell’addizionale comunale Irpef e delle aliquote Imu, nonché il pesante aggravio delle tariffe sul servizio idrico integrato – dichiara la Spagnolo – e, inoltre, che questo eccessivo aumento delle tasse, dei tributi e delle tariffe costringe il gruppo di minoranza ad esprimere un voto contrario, si è voluto scegliere la via più facile per raggiungere l’equilibrio del bilancio – prosegue – cioè quella della indiscriminata tassazione, mentre sarebbe stato opportuno perseguire e curare a dovere il recupero dei crediti sulla voce “Proventi dei beni dell’Ente”, queste scelte – conclude Lucia Spagnolo – pesano gravemente sulle già precarie condizioni economiche delle famiglie pazzanesi”.