di Antonio Baldari
PAZZANO – Non c’era giorno più bello di oggi, Natività della Beata Vergine Maria, per conoscere ufficialmente l’esistenza un’iniziativa dall’alto profilo socio-turistico-religioso per la cittadina di Pazzano. Ed invero, si è appreso che nella tarda mattinata di sabato scorso, 5 settembre, il sindaco della cittadina nell’entroterra dell’Alto jonio-reggino, Sandrino Taverniti, ha incontrato nei locali di piazza IV Novembre, sede del Comune pazzanese, la signora Cristina Tarasc, consigliera comunale della Città di Bucarest, la capitale della Romania, nella circostanza accompagnata da Antonio Eroi, presidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria.
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“E’ stato un incontro breve ma molto intenso – partecipa ai taccuini di lentelocale.it il sindaco Taverniti – abbiamo conversato in maniera abbastanza serena e piacevole affrontando anche tantissimi temi cari a questo territorio ed a me personalmente”; uno di questi ha avuto riguardo al notevolissimo interesse che in Romania c’è per i santuari mariani esistenti in Calabria, con Pazzano che, fra gli altri, può anch’esso registrare proprio in terra rumena dove, a quanto pare, il noto eremo di monte Stella figura tra le mete preferite dei pellegrini provenienti dalla Romania e per esteso dall’est europeo, “Con quella ricaduta oltremodo positiva che potremo registrare nel medio-lungo periodo grazie anche all’azione sinergica che insieme agli enti sovracomunali si potrà realizzare – riprende il primo inquilino di piazza IV Novembre – come nel caso del presidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria, Eroi, nella circostanza emblema di quell’impegno della provincia di Reggio Calabria verso queste realtà sotto il profilo storico, culturale e dei trasporti – epiloga Taverniti – volendo per questo favorire gli scambi sociali, con il miglioramento delle opportunità di viaggio fra l’Italia e la Romania, e non solo”.
Al riguardo si ricorda le tante iniziative intraprese dall’assessorato con delega alla valorizzazione dei borghi antichi e la tutela delle minoranze linguistiche, guidato da Mario Candido, che ancor’oggi procede spedito verso nuovi scenari socio-religioso-culturali di cui se ne vedranno ulteriormente i benefici soprattutto nel momento in cui l’ente provincia non sarà più istituzionalmente riconosciuto, stante l’ormai imminente entrata in vigore della città ed annessa area metropolitana di Reggio Calabria, dal prossimo 1 gennaio 2016, che andrà a sostituire proprio l’attuale Provincia di Reggio Calabria.