di Patrizia Massara
REGGIO CALABRIA- Una nuova mostra del rinomato pittore Stellario Baccellieri si può ammirare in questi giorni festivi nelle sale della Galleria d’Arte Toma in via Giudecca n.23 a Reggio Calabria. Un reiterato appuntamento quindi con tutti gli appassionati di arte nelle sale della galleria al centro della Città, dove la mostra a ingresso libero sarà visitabile fino al 10 gennaio 2024 tutti i giorni (escluso festivi) da lunedì a sabato: 09.00-13.00/16.00-20.00 e la domenica: 10.00-13.00/17.00-20.00.
Stellario Baccellieri nacque a Reggio Calabria nel 1950 e, dopo aver assorbito i colori della sua terra d’origine e sedimentati i ricordi di essa nella sua memoria, si trasferì nel 1976 a Roma per ampliare i propri orizzonti artistici e qui, al Caffè Greco di via Condotti, che degli anni ’50-’60 era il centro del cosiddetta Dolce Vita, incontrò Giorgio De Chirico. Il ritratto che il Maestro reggino fece al rappresentante della metafisica segnò l’inizio una lunga amicizia fra i due pittori. L’esperienza del Caffè Greco, caffè letterario deputato a dibattiti e fucina di idee, da cui sono sempre transitati oltre che turisti e diplomatici, anche politici, vip e artisti vari, lo spinse a volare verso altri salotti culturali: dal Caffè Florian a Venezia al Caffè Pedrocchi di Padova, dal Bar alla Posta di Cortina fino a Capri. E per questa sua predilezione, consolidata negli anni, di ritrarre quegli ambienti eleganti e ricercati e i loro avventori pensosi e ciarlieri davanti a tazzine di caffè in un’atmosfera in cui anche una sedia vuota lasciata fuori posto assurge a simbolo del continuo rinnovamento umano e intellettuale, del continuo scambio di idee e di diatribe interrotte, è stato definito il Pittore dei Caffè.
Baccellieri, che sembra aver subito l’influenza dell’impressionismo francese e napoletano e dei figurativi del Novecento, ha manifestato una originalissima maturità artistica fin dalle sue prime opere. I colori incisivi e dalle sfumature mai banali, la visione discreta che sembra spiare da un angolo senza disturbare l’andirivieni, i particolari connotativi delle sale che hanno il sopravvento sui volti dei personaggi, tutto contribuisce a suggerire e mai a imporre, a una partecipazione emotiva sussurrata e mai urlata.
Nel dipingere i paesaggi della propria terra d’origine ha colto anche qui non le coordinate fisiche, ma quelle del cuore e del ricordo dove i contorni sono sfumati e prevale il colore sulla luce, anzi è esso stesso luce che si scompone come in un caleidoscopio.
Traspare da ogni tela dell’artista un’innata curiosità per il mondo in toto, per la natura e per i personaggi di varia umanità. Molto apprezzato è uno dei suoi quadri, titolo “Ncuddamula cu cori”, che riguarda la processione della Madonna della Consolazione ed è collocato a Palazzo Campanella sempre a Reggio. Della sua produzione artistica si ricordano altre tele a sfondo religioso che ritraggono, per esempio, la processione della Vara di Palmi o la festa dedicata a San Rocco a Scilla.
In questi soggetti Baccellieri riesce a rendere, con la sua tecnica personalissima, non solo i colori e quasi i rumori della festa, ma anche la spiritualità della tradizione collettiva che circonda e inonda la popolazione e il paesaggio circostante, in un unicum di tripudio anche fisico che sembra vorticare intorno alle immagini sacre portate in processione. L’impatto del visitatore con il suo cromatismo pervasivo e con la sua visione onirica e al contempo realistica dai suoi quadri emoziona vista e anima facendoti entrare quasi in un mondo di favola in cui, dai laici caffè letterari alle processioni sacre, si sprigiona sempre lo stesso calore del vissuto, della gente talora colta singolarmente seduta ad un tavolino, talaltra ammassata e quasi informe a circondare la Sacralità.
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