di Redazione
MARINA DI GIOIOSA JONICA-La vendita e la coltivazione delle fave sono oggetto di un’ordinanza del Sindaco di Marina di Gioiosa Ionica, Domenico Vestito, mirata a tutelare i cittadini affetti da favismo, una patologia provocata dal contatto o anche solo dalla percezione dell’odore e dall’inalazione del polline della pianta.
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Nel territorio comunale, infatti, sono presenti persone che, avendo sviluppato questo deficit, sono soggette a gravi conseguenze per la propria salute. Per questo motivo è stato predisposto un provvedimento che individua le aree in cui è necessario attenersi a precise regole. Vieta la coltivazione di fave e piselli nel raggio di 300 metri in linea d’aria da strutture sanitarie pubbliche e private, istituzioni scolastiche pubbliche e private di ogni ordine e grado, edifici pubblici statali, cimitero, stadio, chiese parrocchiali, uffici postali e quant’altro sia posto a servizio della comunità cittadine. Il divieto, su richiesta delle persone interessate, si estende entro 300 mt in linea d’aria del perimetro di cinta e all’interno dello stesso degli immobili in cui hanno la residenza o il dominio o nel luogo abituale di lavoro delle persone affette da favismo. L’ordinanza stabilisce, inoltre, che la vendita di fave fresche nel perimetro urbano, sia negli esercizi commerciali in sede fissa al minuto e all’ingrosso, che nei mercati comunali, è autorizzata purché le stesse siano pre-confezionate in sacchetti sigillati. Inoltre è obbligatorio, per gli esercizi commerciali e per i ristoranti che vendono o utilizzano le fave, dare opportuna pubblicità con appositi cartelli delle dimensioni minime di 30×40 cm, con la seguente dicitura “Avviso per i cittadini a rischio di crisi emolitica da favismo. In questo esercizio commerciale sono in vendita fave fresche”. Gli agenti della Polizia Municipale e gli organi di vigilanza dell’Azienda Sanitaria Provinciale sono stati incaricati del controllo e dell’esecuzione dell’Ordinanza del Sindaco. L’ordinanza è la numero 7 del 04 marzo 2015 ed è pubblicata sul sito del Comune.
