di Gianluca Albanese
BOVALINO – Le perplessità sul funzionamento ottimale del depuratore consortile di Bianco (che serve, oltre al Comune in cui ha sede, anche quelli di Bovalino, Benestare e Casignana) erano già state espresse da parecchi cittadini della zona. E da tempo.
Ora scopriamo che dall’estate scorsa la Commissione Straordinaria al vertice del Comune di Bovalino ha ripetutamente contestato al Comune di Bianco, in qualità di Comune capofila del consorzio, il mancato espletamento del servizio di manutenzione straordinaria degli impianti di sollevamento dei reflui ricadenti nel territorio del Comune di Bovalino, chiedendo, nel contempo, la gestione dell’attività manutentiva.
Il Comune di Bianco, dal canto suo, ha risposto che la manutenzione degli impianti di sollevamento dei reflui del Comune di Bovalino non rientra nella propria competenza, in quanto l’Ente capofila deve garantire solo la manutenzione e il controllo degli impianti consortili.
Una tesi, questa, che non convince il Comune di Bovalino, che ricorda, con la delibera della Commissione Straordinaria numero 125 del 22/12/15 come il Comune di Bianco “ha asserito – è scritto nella delibera – di aver espletato in passato il servizio di manutenzione degli impianti di sollevamento di Bovalino”.
Ora, in attesa di un necessario chiarimento sulle competenze dei singoli enti, il Comune di Bovalino ha dato atto d’indirizzo al responsabile dell’Area Tecnica di affidare, pro tempore, l’incarico di manutenzione degli impianti di sollevamento presenti nel territorio di Bovalino a una ditta esterna “In quanto – è scritto in delibera – l’omissione di detto servizio espone gli impianti a rischio di gravi danni con immediata conseguenza in tema di inquinamento ambientale”.
Insomma, i commissari hanno individuato una soluzione tampone, ma dal tenore della delibera citata in precedenza, l’impressione è che il contenzioso col Comune di Bianco sulla competenza nella manutenzione delle pompe di sollevamento site nel comune di Bovalino sia alle porte.
