di Gianluca Albanese
Il presidente onorario della Suprema Corte di Cassazione Romano De Grazia, sarà candidato, come capolista, della formazione politica denominata “Italia Unita” che candida a sindaco il giovane scrittore Francesco Toscano a sindaco di Gioia Tauro.
L’ufficializzazione è avvenuta venerdì scorso nell’ambito di una manifestazione che ha avuto luogo venerdì scorso nella cittadina tirrenica.
De Grazia ha spiegato a Lente Locale che «Dopo le esperienze maturate, tra l’altro, a Platì e a Molochio, ho deciso di rimanere in trincea, spendendomi in prima persona per la lotta tesa a ottenere il rispetto del testo originale della Legge Lazzati, che vieta ai sorvegliati speciali di P.S. di fare campagna elettorale, e questo rappresenta l’unico strumento normativo teso a combattere la corruzione elettorale, vero e proprio cancro della democrazia. Le sfilate dei professionisti dell’antimafia sociale non servono a nulla – ha proseguito De Grazia – e nemmeno l’istituzionalizzazione della Giornata della Memoria di Libera. Servono strumenti normativi concreti per impedire ai delinquenti organizzati di fare campagna elettorale e di alimentare clientele ed è per questo che continuerò per sempre a battermi per la Legge Lazzati. A breve sarò in tour in Sicilia, Sardegna e nel resto d’Italia, visto che continuo a ricevere numerosi inviti da parte di chi fa antimafia vera e non di facciata. Tra l’altro – ha concluso – ho ripresentato di recente la mia proposta di legge per combattere lo sfruttamento della prostituzione, che già nel 2000 anticipava molti temi che sono stati recentemente ribaditi da Papa Francesco».
Fin qui il giudice De Grazia, che a breve sarà protagonista nella Locride di una nuova manifestazione tesa a smuovere le coscienze sull’antimafia reale e sulla conoscenza vera dei fenomeni reali che hanno determinato l’attuale stato di cose.
A corredo del pezzo, troverete la sua proposta di legge contro lo sfruttamento della prostituzione, risalente a 17 anni fa.