RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
LOCRI – Un’altra estate se ne sta andando e quando passa il giorno di Ferragosto tutti i commercianti stagionali iniziano a tirare le somme della stagione che sta per finire. Il pensiero di tutti è capire se continuare o meno la prossima stagione.
Guardando Locri e la vicina Ardore questa è stata un’estate strana intervallata dalla sospensione temporanea di alcune note attività delle due città per 15 giorni. La domanda che un qualsiasi cittadino si pone è: per quale motivo a queste attività viene intimato il provvedimento di chiusura temporanea nel periodo di maggiore affluenza, durante il quale c’è la speranza di poter lavorare adeguatamente. Spostandosi nei paesi limitrofi si nota che ci sono amministrazioni che non curano i servizi elementari, principalmente in questo periodo (raccolta rifiuti solidi urbani, depuratori non funzionanti e quindi la conseguente scarica in mare dei liquami, lungomari rovinati dalle intemperie da anni abbandonati e ponti caduti a seguito di alluvioni).
La domanda che noi giovani ci poniamo, in questo periodo storico di crisi che ormai ci portiamo dietro dall’anno 2008, è quando questa situazione cambierà e se ci sarà mai qualcuno che possa far riapprezzare la Locride per il bel valore che ha sia a livello storico, sia a livello culturale che di accoglienza che riserva ai turisti. Ai posteri l’ardua sentenza.