di Gianluca Albanese
SIDERNO – Nero su bianco. Dai contenuti alla forma. Porta la firma del sindaco facente funzioni della Città Metropolitana di Reggio Calabria la manifestazione d’interesse al procedimento di selezione per il conferimento alla Locride di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2025. Si tratta di un passaggio formale fondamentale per cercare di dare corpo a un processo avviato da qualche anno e che vede nel Gruppo di Azione Locale “Terre Locridee” (presieduto dall’ex sindaco di Locri Francesco Macrì) il soggetto attuatore, propulsore e aggregatore di istituzioni pubbliche e privati, accomunati dall’obiettivo di raggiungere un risultato che darebbe sicuramente impulso nel favorire lo sviluppo turistico-culturale, socio-economico e imprenditoriale del versante Ionico del territorio metropolitano.
Se ne parla da anni, come è noto. E poco importa che l’adesione formale sia giunta solo da 31 comuni sui 42 del comprensorio, a quanto pare per inedia degli enti mancanti più che per volontà politica contraria. Almeno fino a oggi. Per passare dalle intenzioni ai fatti, bisognava attendere la pubblicazione del bando da parte del Ministero della Cultura, che è giunta lo scorso 28 aprile con decreto numero 318. Le domande vanno presentate entro il 31 maggio, dando forma e sostanza a un’azione di coinvolgimento sociale capace di sensibilizzare le comunità locali e di promuovere iniziative che collocano il territorio della Locride al centro di un processo culturale che punti sul recupero della memoria storica dei luoghi, sull’innovazione e sulla valorizzazione della diversità.
In quest’ottica, i rappresentanti del Gal “Terre Locridee” hanno incontrato a palazzo Alvaro, lo scorso 16 maggio, gli organi istituzionali della Città Metropolitana di Reggio Calabria che, onorando la memoria dello scrittore di San Luca che ha dato il nome al palazzo che ospita l’Ente di area vasta, hanno subito compreso l’assoluto valore della proposta, sostenendo la candidatura con la deliberazione numero 31/2022 dello scorso 20 maggio, in cui il Consiglio Metropolitano, all’unanimità dei presenti, sostiene la candidatura della Locride a Capitale Italiana della Cultura 2025, autorizzando il sindaco facente funzioni Carmelo Versace a sottoscrivere la richiesta nella forma prevista dal bando del Ministero della Cultura.
Una volta partita la domanda, inizierà il processo di valutazione delle candidature che subiranno una prima scrematura fino a marzo 2023, quando verranno resi noti i nomi delle dieci località finaliste. Tra queste verrà scelta la vincitrice, il cui nome verrà proclamato nel mese di marzo del 2024.
A questo punto, espletata la formalità, partiranno le attività nei comuni che hanno aderito al progetto di candidatura della Locride, per poi arrivare a un progetto unitario che servirà a riempire di contenuti esperienziali un’idea che certamente prende spunto dalle risorse culturali, archeologiche, storiche e paesaggistiche dell’intera area.
A questo proposito, partiranno i primi laboratori di comunità, che sono già stati annunciati nei giorni scorsi, tra i quali il laboratorio cinematografico a Casignana, quello teatrale a Portigliola e al liceo Classico “Ivo Oliveti” di Locri.
Più che incrociare le dita sperando nella selezione della candidatura, dunque, chi abita in questo territorio è chiamato a rimboccarsi le maniche e remare in un’unica direzione perché certe vittorie possono essere conquistate solo con spirito e impegno unitario.