di Francesca Cusumano
LOCRI – Si chiama “Locrian Department” il Festival della Scala Musicale Locrese – Arte in Residenza, presentato questa mattina ai giornalisti, in occasione della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Nieddu.
Un importante evento promosso dall’Associazione Noma World che ha tra i suoi obiettivi: “valorizzare il patrimonio archeologico e culturale della Locride, trasformare la scala musicale locrese in un marchio funzionale alla progettazione e alla divulgazione artistica nazionale ed internazionale, attestare la scala musicale come un simbolo – fonte di ispirazione e polo per lo scambio di arti e culture, esplorare i possibili sviluppi della scala musicale locrese in chiave contemporanea, grazie al confronto con compositori, musicisti e musicologi invitati in residenza”.
«Il nostro intento – ha premesso in apertura Tommaso Marletta dell’Associazione Noma World nonché direttore artistico – è stato fin dall’inizio, realizzare un documentario che potesse raccontare una storia nel tempo, non un evento mordi e fuggi, ma una vera e propria operazione di comunicazione, grazie alla collaborazione della produttrice cinematografica Alessandra Infascelli che ha compreso perfettamente l’idea del progetto e si sta spendendo affinchè Locrian Department, possa essere un passepartout per accedere all’interno di distribuzioni importanti, per far parlare della Locride e con la Locride soprattutto, cercando di modificare lo storytelling di questo territorio. Locrian Department è il modo per attuarlo».
L’Associazione di Promozione Sociale Noma World, come spiegato dal direttore artistico Marletta, è stata ammessa, con il Progetto “Festival della Scala Musicale Locrese e delle Arti in residenza – Locrian Department”, all’avviso pubblico della Regione Calabria per la selezione e il finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta culturale presente in Calabria- annualità 2019, un progetto cofinanziato dal Piano di Azione e Coesione 2014-2020.
Partners dell’evento, il Gal Terre Locridee, il Comune di Sant’Ilario dello Ionio e l’Associazione Urban Center in collaborazione con il Ministero della Cultura – Direzione Regionale Musei Calabria e con il patrocinio dei Comuni di Locri, Ardore, Casignana, Caulonia, Gerace, Gioiosa Jonica, Portigliola e Roccella Jonica.
« Ho detto si al progetto – è poi intervenuto il sindaco di Locri Giovanni Calabrese – perché stava passando un treno importante per la città, per tutto il territorio locrideo che ha bisogno di essere trascinato. È iniziato da qualche anno un percorso di cambiamento rispetto a quella che era la triste storia di Locri e della Locride. Oggi, grazie alla cultura, vogliamo riappropriarci del patrimonio storico e far conoscere il vero volto del territorio».
Dello stessa lunghezza d’onda, anche il sindaco di Sant’Ilario dello Ionio, Giuseppe Monteleone che ha parlato di riappropriazione dell’identità culturale che necessita di essere “rispolverata”.
Il Festival della Scala Musicale Locrese è stato quindi pensato, come ribadito da Alessandra Laganà dell’Associazione Noma World «come un contenitore, un’opportunità, una piattaforma artistica multidisciplinare in cui far confluire i linguaggi contemporanei, attivando un dialogo con le consegne culturali delle origini magno greche della Locride, faro di civiltà che ha determinato lo sviluppo del pensiero da Oriente ad Occidente. Il Festival della Scala Musicale Locrese è inteso – ha proseguito – come un ponte di bellezza che unisce il territorio alla creazione e produzione artistica, con un progetto di accoglienza per residenze artistiche attraverso “Call” nazionali e internazionali».
La prima edizione del Festival si è tenuta nel 2019 al Teatro Greco Romano di Portigliola e quell’anno era stata invitata in residenza, la musicista Junko Ueda che ha dedicato i suoi studi alla scala musicale locrese al Conservatorio di Tokyo, con il coinvolgimento di musicisti della tradizione calabrese.
Questa seconda edizione invece, prevede la residenza del regista colombiano Andrés Arce Maldonando per l’avvio delle riprese che possano dar luce ad un documentario che avrà lo scopo di valorizzare il territorio della Locride ed esplorare il “rapporto tra consegne culturali della Magna Grecia, creazione artistica contemporanea e animazione territoriale e la presenza nella Locride di tutti gli artisti coinvolti nel progetto”.
«Noma World – ha aggiunto Laganà – è un collettivo di artisti nazionali ed internazionali, di esperti di comunicazione, di filosofi e antropologi, di ricercatori nel campo della medicina, che insieme esplorano il rapporto tra Arte, Scienza e Malattia per attestare gli effetti benefici dell’arte sulle persone fragili. L’associazione sviluppa progetti internazionali attraverso scambi culturali e residenze artistiche per l’ideazione e la produzione di opere originali. Noma World, vanta al contempo, collaborazioni con il Ministero della Salute, la Regione Lazio, Lazio Innova, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, l’Istituto di Cultura Giapponese, l’Ambasciata del Giappone, l’Editorial Nascimento di Santiago del Cile e l’Istituto Europeo di Oncologia IEO di Milano e opera con partners internazionali di altissimo profilo con l’obiettivo di attivare programmi integrati per la definizione di Best Practise innovative e sperimentali».
Per il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, è fondamentale sostenere questo progetto planetario che riguarda la Locride ma ancor di più la Calabria «Possiamo fare cultura – ha commentato – ma senza economia non si può fare nulla e la Locride in questo è penalizzata, avendo il reddito medio più basso d’Italia».
«Ho accettato di finanziare questo progetto – ha spiegato la produttrice cinematografica Alessandra Infascelli – perché 30 anni fa mi sono sposata con un calabrese e ho investito su questo territorio, producendo prodotti culturali. Ritornando qui dopo tanti anni – ha constatato – ho percepito il cambiamento locale, abbracciando in toto questo progetto, un’opportunità unica, un’operazione strepitosa, da non sottovalutare che sto promuovendo dappertutto. Questo è solo l’inizio, Locri è la partenza, si tratta di un’operazione che porterà qui nomi noti».
IL PROGRAMMA LOCRIAN DEPARTMENT
Al via quindi da oggi, alle riprese del documentario Locrian Department, ad opera del regista colombiano Andrés Arce Maldonando che si concluderanno il prossimo 22 luglio.
Si proseguirà il 14 luglio, alle 19,30, con la presentazione del Festival al pubblico alla Pineta del lungomare di Locri; il 15 luglio, alle 21,30 alla Fondazione Zappia, sarà presentato il libro di Massimo Cusato “ABC del Tamburello Calabrese”; il 17 luglio, sempre alle 21,30, a Piazza Uria di Sant’Ilario-Condojanni, si terrà lo spettacolo di video arte di Stefano Giorgi “Dipingere sull’acqua”; il 18 luglio, appuntamento alla stessa ora, al Palatium Quote San Francesco di Portigliola, con il concerto di Daniele Roccato al contrabbasso e Marco Colonna al clarinetto; alla 23,30 del 19 luglio invece, alla Chiesa di San Francesco di Gerace, è in programma un concerto di Francesco Loccisano con la sua chitarra battente; mentre la mattina del 20 luglio, alle 6, si terrà un concerto in concomitanza al sopraggiungere dell’alba; infine, il 22 luglio sempre all’alba, al Parco Archeologico di Locri, sarà allestito un set musicale che coniugherà delle performance di musica elettronica e antichità.