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LOCRI – E’ stato ufficialmente siglato un importante ed innovativo PROTOCOLLO D’INTESA SULLE PARI OPPORTUNITA’ tra gli Uffici Giudiziari ed i Consigli Ordinistici dell’Avvocatura del Distretto della CORTE D’APPELLO DI REGGIO CALABRIA.
Su iniziativa promossa dal Comitato Pari Opportunità presso il Consiglio Giudiziario di Reggio Calabria, con la partecipazione dei Comitati Pari Opportunità presso i Consigli degli Ordini di Reggio Calabria, Palmi e Locri, in ragione dei ruoli loro attribuiti e delle rispettive competenze, al termine di un sinergico lavoro di gruppo, si è sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato ad ogni azione utile per promuovere le pari opportunità fra tutti coloro che operano nel campo della giustizia; riconoscendo infatti la centralità del tema della conciliazione tra vita professionale e vita familiare nell’organizzazione lavorativa di donne e uomini ed affermando la necessità di collaborare per favorire la corretta applicazione della normativa antidiscriminatoria nell’esercizio delle rispettive funzioni, con la previsione di condotte ed atteggiamenti funzionali alla tutela delle persone “fragili”, di quelle in stato di gravidanza, della condizione di maternità e di paternità ai fini della realizzazione dei principi di parità; le parti firmatarie hanno proficuamente condiviso l’esigenza di intervenire a livello Distrettuale, al fine di assicurare un’effettiva tutela nell’ottica di una reale parità organizzativa delle attività giudiziarie e dell’esercizio della professione forense, prediligendo l’uso di un linguaggio inclusivo e rispettoso del genere ed evitando formulazioni che possano essere interpretate come discriminatorie o degradanti.
Fatto salvo il principio dell’applicazione delle norme di legge, il protocollo siglato è da intendere come “linea guida” che le parti si impegnano a promuovere e divulgare, nell’osservanza dei rispettivi ruoli ed ad ogni livello di competenza, per favorirne l’adozione, con l’auspicio che la Magistratura, l’Avvocatura, il Personale di Cancelleria, dell’UNEP e dell’UEPE, possano adottare nelle comunicazioni anche verbali e negli atti giudiziari formulazioni linguistiche, anche in forme impersonali e/o collettive che non escludano o discriminino le persone di un sesso rispetto a quelle dell’altro e, ove possibile, utilizzino la forma maschile e femminile e comunque idonea al ruolo professionale o istituzionale dell’interlocutore e dell’interlocutrice.
Particolare soddisfazione per il lavoro portato avanti, peraltro uno tra i primi modelli a livello distrettuale in materia, da parte del “gruppo lavoro” che ha dato tangibile dimostrazione come in un momento storico particolarmente “complicato”per il pianeta giustizia, il lavoro sinergico e propositivo tra Magistratura, Avvocatura e Uffici amministrativi può garantire importanti risultati con conseguenti positive ricadute nei confronti dei cittadini, e con il fermo proposito di continuare sulla strada intrapresa con nuove iniziative.
