di Gianluca Albanese
LOCRI – Una gestione finanziaria del Comune di Locri «approssimativa e superficiale» e una relazione della giunta comunale al conto consuntivo 2017 copiata pari pari dal medesimo atto emesso dal Comune di Rimini, con tanto di elenco di società partecipate della città romagnola, invece di quelle di Locri.
Sono solo alcuni dei rilievi mossi dal gruppo consiliare di opposizione “Scelgo Locri” che con una nota stampa diffusa ieri sera, ha stigmatizzato alcune asserite irregolarità nell’approvazione dei bilanci di previsione che è giunta prima dell’approvazione del consuntivo dell’anno precedente.
«Nella seduta del consiglio comunale del 30.04.2019, convocato per discutere il conto consuntivo 2017, il gruppo consiliare di opposizione – recita la nota diffusa da “Scelgo Locri” – ha stigmatizzato la perdurante confusione nella gestione finanziaria dell’Ente, nonostante le pregnanti statuizioni ed i precisi rilievi che l’Adunanza Plenaria della Corte dei Conti aveva fornito bocciando il piano di riequilibrio finanziario pluriennale redatto dalla Giunta Calabrese, cui seguiva, in data 29.05.2017, la dichiarazione di dissesto del comune.
Infatti, non solo la maggioranza consiliare ha approvato il bilancio di previsione 2018, stabilmente riequilibrato, prima di aver approvato il conto consuntivo 2017, ma ha annunciato in consiglio che approverà il bilancio di previsione 2019 prima del consuntivo 2018».
Carabetta e compagni, nella nota, aggiungono che « E’ certamente poco oculato, per usare un eufemismo, approvare un bilancio di previsione senza avere i dati di chiusura dell’esercizio precedente, ma diventa addirittura temerario se si contravviene a quanto disposto dal Ministero dell’Interno che, con decreto n. 9945 del 15.01.2019, trasmesso con nota della Prefettura di Reggio Calabria Prot. 10413 del 23.01.2019, all’art. 5 statuisce testualmente: “È fatto obbligo al comune di Locri di approvare, entro 30 giorni dalla notifica de presente decreto di approvazione dell’ipotesi, il bilancio di previsione dell’esercizio 2017, sulla base dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, nonché, entro 120 giorni dalla stessa data, gli altri eventuali bilanci di previsione o rendiconti non deliberati…”.
Tale rilievo, prontamente contestato alcuni mesi addietro da questo gruppo consiliare, è stato respinto dalla maggioranza, che ha riferito in Consiglio che il decreto Ministeriale presenta un refuso di battitura laddove indica il bilancio di previsione 2017 e che sarebbe stato posto un quesito dal Segretario Comunale alla Prefettura per avere conferma che si trattasse di errore materiale e che fosse corretto per l’ente approvare il bilancio 2018 e non quello del 2017. Ovviamente siamo ancora in attesa di ricevere copia del quesito e della relativa risposta!».
Insomma, non sarebbe cambiato nulla, secondo il gruppo di opposizione, nella gestione dei conti comunali, uno dei punti più spinosi dell’attuale amministrazione, insieme a quello della gestione dei rifiuti, che rende Locri, a oggi, l’unico paese costiero della Locride a non avere ancora avviato la raccolta differenziata “porta a porta”, nonostante le reiterate promesse pubbliche dell’assessore al ramo.
Già, perché, tornando ai conti comunali, l’opposizione ammette che «Speravamo, tuttavia, che con la dichiarazione di dissesto si sarebbe voltato pagina ed inaugurato un nuovo modo di amministrare, più attento ed oculato, ci accorgiamo oggi, invece, che nulla è cambiato e che la gestione finanziaria dell’Ente è ancora approssimativa e superficiale».
Fin qui le valutazioni sul bilancio. Resta solo spazio per la tragicomica scoperta di un “copia e incolla” di un atto che è parte integrante del conto consuntivo 2017, della quale, secondo il gruppo di opposizione, non se ne sarebbe accorto nessuno: né la giunta, né i funzionari, né, tantomeno il revisore dei conti.
«Né è prova il fatto – è scritto nel comunicato di “Scelgo Locri” – che la relazione della Giunta comunale al conto consuntivo 2017 risulta essere stata copiata da quella del Comune di Rimini, tanto che la scheda relativa al “Rapporto con Enti, organismi strumentali e società partecipate”, elenca le società partecipate del comune di Rimini e manca del tutto l’elenco delle società partecipate del comune di Locri! L’atto che la Giunta, prima, e il consiglio, poi, hanno approvato è un atto certamente illegittimo
Ciò che desta maggiore stupore non è tanto la circostanza di trovarsi di fronte al consueto caso di “copia e incolla”, ma il fatto che né la Giunta né i Funzionari che hanno emesso il parere di regolarità tecnica, né tanto meno il Revisore dei Conti, abbiamo riscontrato i macroscopici errori della relazione al conto consuntivo, nonostante abbiano formalmente asseverato – conclude il comunicato – la correttezza dell’atto».