RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Contro la legge 107 di riforma scolastica, che viola la Costituzione in molti punti, che lede le competenze regionali scavalcando e mortificando il ruolo stesso della Regione, ci siamo dati appuntamento il 31 agosto presso la sede del consiglio regionale durante il quale verrà discussa e votata la mozione con la quale si richiede di adire la Corte Costituzionale.
L’appello è rivolto a tutti, lavoratori della scuola, sindacati, partiti politici, società civile.
La nostra è una battaglia di civiltà, che deve essere di tutti i cittadini calabresi e non di una sola categoria di lavoratori. Distruggere la scuola pubblica significa consegnare future generazioni di studenti con una formazione deficitaria, con scarse competenze tecniche e omologato senso e spirito critico ad un mercato globale dell’individuo usa e getta,sia lavoratore che studente. La politica regionale non può farsi complice cieca e succube di un disegno nazionale e sovranazionale di asservimento totale e annullamento della persona. L’impoverimento della nostra Regione sarà ancor più aggravato dalla” deportazione” forzata dei lavoratori, che costituirà una perdita anche di risorse economiche oltre che umane.
Pertanto, qualunque sarà la scelta “politica” dei nostri governanti, di ciascuno di essi ogni singolo cittadino calabrese porterà indelebile ricordo, nel cuore e nelle urne.