LOCRI – Attraverso le reti positive di collaborazione atte a garantire legalità e formazione civica è possibile sia migliorare le strategie di contrasto alla devianza sociale sia operare per il reinserimento anche di chi ha sbagliato. Con questo auspicio espresso dal presidente del Tribunale di Locri, dottor Rodolfo Palermo, si sono conclusi i lavori dell’evento promosso dall’Ufficio di Servizio Sociale per i minorenni del Dipartimento per la Giustizia Minorile di Reggio Calabria che si è tenuto a Gerace presso il Museo Civico. Nel corso dell’evento denominato “legalità in rete” sono stati presentati i risultati di alcune delle attività a favore dei minori del circuito della giustizia minorile svolte sul territorio in collaborazione tra l’USSM del Tribunale reggino e le associazioni operanti nella provincia.
Alla presenza del Procuratore della repubblica di Locri, dott. Luigi D’Alessio, del Procuratore della Repubblica del Tribunale di Reggio Calabria, dott.ssa Giuseppina Latella, del garante regionale per l’infanzia, dott. Antonio Marziale, del presidente dottor Palermo, la direttrice dell’USSM, Giuseppina Garreffa ha inteso sottolineare come solo da una forte alleanza con le reti del terzo settore sia possibile programmare interventi di seconda opportunità rivolti ai minori calabresi seguiti dall’ufficio nelle attività di messa alla prova. Presenti in sala un nutrito gruppo di giovani seguiti dall’Ussm che sono stati tra i partecipanti delle attività e delle due iniziative i cui risultati sono stato esposti alle autorità presenti: il progetto “Giovani leaders del cambiamento” realizzato dall’associazione Civitas Solis in partenariato con l’U.S.S.M nell’ambito del Pac coesione giovani per il sociale, e il progetto “locride in azione” dell’associazione sidernese i valori della vita.
Dopo i saluti del sindaco di Gerace, e l’intervento del garante dell’infanzia, Marziale, sono stati presentati i risultati dell’iniziativa curata da Civitas Solis e che ha coinvolto oltre trecento giovani in entusiasmanti attività di cosiddetto “social team working” cooperativo organizzate nel corso dell’ultimo biennio in vari comuni della Locride e a Reggio Calabria. In pratica si tratta di moduli di interventi di pubblica utilità direttamente ideati e messi in pratica dai ragazzi partecipanti con la facilitazione degli operatori dell’associazione. Commentando i risultati conseguiti, il direttore di Civitas Solis, Francesco Mollace, nonché portavoce nazionale della rete Crescere al Sud, ha messo in risalto il tema delle potenzialità dei giovani presenti. Giovani che necessitano intorno a loro di un clima di comunità educante atta a svolgere un ruolo di recupero delle fragilità espresse nei loro comportamenti passati. Giovani capaci di essere leaders di positivi comportamenti sociali per come emerso sia nelle attività formative realizzate da Civitas Solis con l’utilizzo di innovative metodologie di formazione esperienziale sia nelle attività di project work che hanno coinvolto alcuni dei minori segnalati dall’ufficio.
Sulla necessità di agire per rafforzare le potenzialità dei minori si è espressa la dott.ssa Latella, procuratore della Repubblica del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, che ha spiegato come, rispetto agli adulti sui minori sia più forte la possibilità di pieno recupero sociale. Dopo la testimonianza di Mario Congiusta padre del giovane commerciante Gianluca barbaramente ucciso a Siderno e l’intervento della referente dell’associazione i valori della vita, Marilena Romeo, ha preso la parola il procuratore della repubblica di Locri, dottor D’Alessio che ha messo in risalto come il Tribunale di Locri abbia intrapreso un deciso lavoro sul terreno del reinserimento dei detenuti anche a fini di prevenzione di ulteriori recidive. Il procuratore ha messo l’accento su quanto la cultura, l’arte e il cinema possano agire per motivare al recupero e al reinserimento coloro che in passato hanno decisamente sbagliato. Inoltre il magistrato ha messo in risalto il fatto che le reti positive, la collaborazione con enti come Civitas Solis, siano fondamentali per un lavoro di prevenzione in particolare nelle giovani generazioni. Generazioni che in aree degradate socialmente, come quelle della Locride, hanno bisogno della massiccia presenza di educatori e di persone risorsa che operino mettendo al centro i valori della legalità e della cittadinanza operosa.
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