Da perfetto bastian contrario egli non considera affatto le valigie di cartone per darsi, anima e cuore a qualcosa che non passava nell’anticamera del cervello a pressoché nessuno dei suoi coetanei, dedicandosi al migrare stagionale delle greggi, delle mandrie e dei pastori, patrimonio immateriale dell’Umanità essendo bene protetto dall’Unesco. Partecipazione ad alcune mostre nazionali, rispettivamente tenutesi a San Giovanni Rotondo, Matera e Benevento dove viene premiato insieme ad altri allevatori calabresi. Domenica prossima, 8 ottobre, appuntamento a Bivongi per un’esperienza lunga dieci chilometri tutta da vivere, grazie alla “Trekking Stilaro Experience” ed alla Proloco di Bivongi.
di Antonio Baldari
Era l’alba degli anni Novanta, ed il sole sorgeva più caldo che mai per lui, giovane della terra di Calabria nel cuore della vallata dello Stilaro, periferia nord dell’allora provincia di Reggio Calabria; terra del monachesimo orientale, di una natura pressoché incontaminata che ha sempre generato un’eccellente gastronomia, con ottimi vini soprattutto ma che, in particolare, non ha quasi mai partorito quella parolina lì, lavoro: sì, proprio il lavoro, quello magari sempre sognato, accarezzato in lunghe notti insonni e, il più delle volte, incastonati in valigie di cartone per andare a sbarcare il lunario altrove. Ma non qui, in Calabria.
Il giovane di cui oggi scriviamo è Damiano Spagnolo che, da perfetto bastian contrario, le valigie di cartone non le considera affatto per darsi, anima e cuore, a qualcosa che non passava nell’anticamera del cervello a pressoché nessuno dei suoi coetanei: la transumanza! Sì, avete letto bene, la transumanza – patrimonio immateriale dell’Umanità essendo bene protetto dall’Unesco – con il migrare stagionale delle greggi, delle mandrie e dei pastori che si spostano da pascoli situati in delle zone collinari o montane verso quelli delle pianure durante la stagione invernale, mentre si copre il percorso inverso durante la stagione estiva percorrendo le vie naturali dei cosiddetti “tratturi”.
Damiano ci crede ancorché sia una scommessa in questa strabenedetta terra, dove se stai per muoverti per fare qualcosa di buono, come per incanto, c’è qualcosa che si mette di traverso; lui, da giovane aitante e cocciuto, come ogni buon calabrese che si rispetti, inizia e mette su un’azienda in territorio di Stilo, località “Mila”; le notti continuano ad essere insonni, lunghe, ma dal sorriso sempre più convinto, con i sacrifici compiuti che hanno straordinariamente il suo sorriso, di un ragazzo che può, che sa, che vuole farcela qui. Perché questa è casa sua, è la sua terra e non c’è modo migliore di amarla che restandoci e facendo del proprio meglio.
Oggi Damiano è molto più forte di allora, perché quell’azienda conta su un centinaio di capi di razza podolica pascolanti allo stato semibrado nel succitato territorio stilese di “Mila”, così come in quello di località “Carnalavari” in territorio del vicino Comune di Bivongi; la cura per questi capi è profonda, attenta, perché Damiano ci tiene, perché può, sa e vuole fare bene, anche in considerazione del fatto che questa razza bovina, autoctona – ossia pertinente al Sud Italia – rientra tra le carni più pregiate unitamente alla “chianina” ed alla “maremmana”, avendo delle ottime proprietà organolettiche come il CLA, acronimo perfetto per acido linoleico coniugato, ed avente degli effetti benefici sulla salute tra cui, tanto per citare degli esempi, il prevenire il cancro al seno; l’inibire la proliferazione del melanoma; l’abbassare il livello di colesterolo nel sangue ed il rafforzare pure il sistema immunitario.
Insomma, Damiano cresce e sorride sempre di più ad ogni giorno che passa, con pazienza ed impegno costante, essendo ben cosciente dell’antico adagio secondo cui “Il lavoro onesto alla lunga paga” e, stante l’iscrizione al libro genealogico, egli comincia a partecipare ad alcune mostre nazionali, rispettivamente tenutesi a San Giovanni Rotondo, Matera e Benevento, e quindi in Puglia, Basilicata e Campania: quest’ultima regione ha visto la presenza del buon Damiano lo scorso mese di aprile alla 17ma edizione del “CampaniAlleva Expo 2023”, che può essere annoverata tra le fiere della zootecnia italiana, senz’alzun dubbio la più grande del Meridione d’Italia.
Cui hanno preso parte anche altri allevatori calabresi, in special modo quelli afferenti alla razza podolica, che hanno ottenuto degli importanti riconoscimenti (per la gioia di Coldiretti Calabria, ndr), che hanno visto premiato il lavoro difficile ed ostinato di tanti anni: tra loro c’era anche Damiano Spagnolo, “transumante” sempre più gioioso verso i propri sogni, oggi quasi del tutto una splendida realtà perché realizzati in terra di Calabria, dove ciò che ottieni è tutto frutto, saporoso, dolce, autentico perché tuo. Perché, in tal caso, di Damiano.
Che domenica prossima, 8 ottobre, sarà al centro di un evento organizzato da “Trekking Stilaro Experience”, in collaborazione con la Proloco di Bivongi, consumandosi il rito dal basso corso della fiumara Stilaro e fino all’altura delle montagne che cingono lo spettacolare paesaggio della vallata bizantina, percorrendo un cammino di circa dieci chilometri; insieme a Damiano, che prosegue il proprio cammino di “monticazione” e “demonticazione” dei propri passi, con le proprie “creature” che guida spedito verso nuovi orizzonti, verso nuove realtà. Come i suoi sogni, in terra di Calabria.