DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DI PINO MAMMOLITI (ph. Enzo Lacopo)
LOCRI – Da circa un anno e mezzo tesserati e simpatizzanti del partito democratico di Locri sono costretti a svolgere attività politiche senza un luogo ove potersi confrontare. Oltre alla sede manca soprattutto una guida.
{loadposition articolointerno, rounded}
Da quando Paolo D’Agostino per evitare di assumere doppi incarichi si dimise (nessun politico lo avrebbe fatto) dall’incarico di Segretario del P.D. di Locri per candidarsi alle elezioni Comunali, il partito d’improvviso ha subito una linea di profonda chiusura e sovrumano silenzio. Oddio, silenzio non proprio perchè quando fu il momento di scegliere fra la lista capeggiata da Antonio Cavo -l’unica in cui vi erano tesserati P.D.- e quella dello Scopelliti di Locri, il Segretario non esitò a dire di votare per il futuro modello Locri, bocciando la proposta offerta dall’avv. Cavo. Dopo le elezioni il neo-sindaco di ultra destra non perse occasione, tempo e fiato per ringraziare colui e coloro che pur essendo i rappresentanti del P.D. scelsero di votare a destra. Durante la stagione delle Primarie centinaia di Locresi preferirono non votare pur di non entrare nel corrusco maniero allestito a sede elettorale.
Le preoccupazioni dei cittadini in materia di sanità e di disamministrazione comunale, hanno trovato ascolto solo nei consiglieri comunali di opposizione, registrando ancora una volta l’interessato silenzio dei sepolcri imbiancati che sovrintendono al mutismo politico del segretario. L’unica occasione di voce grossa si è udita quando doveva essere votato un parente -strettissimo del gotha familiare e lontanissimo dalla gente comune- all’assemblea regionale del partito.
Chiedo al Segretario Provinciale di intervenire e ristabilire l’agibilità democratica e politica del circolo locrese, consapevole che domani i seguaci di Scilipoti diranno che non è la verità. Speriamo che Romeo, Magorno, Battaglia e quanti hanno a cuore le sorti del partito riconoscano la contraffazione.
Pino Mammoliti