di Gianluca Albanese (foto e video di Enzo Lacopo)
LOCRI – Chiamatelo pure “l’aperitivo della libertà”. Nel tardo pomeriggio di ieri, all’agriturismo di contrada Modi, di proprietà dell’ex sindaco di Locri Francesco Macrì e tradizionale punto di ritrovo della destra locridea, regionale e nazionale, ha avuto luogo un incontro conviviale sul green antistante la struttura ricettiva, alla presenza della coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli e del presidente della Provincia di Catanzaro, nonché probabile candidato alla presidenza della Regione, Wanda Ferro.
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Tutt’intorno, tra le bandiere del partito di Berlusconi appese ai rami degli alberi, il gotha forzista della Locride: dai leader dei tre club locresi Mimmo Romeo, Tommaso Raschellà e Diego Migliaccio Spina (che hanno tenuto a sottolineare l’unità d’intenti delle tre strutture), l’ex sindaco di Bivongi Ernesto Riggio accompaganto da Ivan Leotta, il geracese Cusato, i bovalinesi Zurzolo e Serranò, solo per citarne alcun tra i tanti presenti. Qualche “infiltrato” centrista come il presidente del CdA di Locride Ambiente Gianni Gerace e molti amici del padrone di casa Macrì, che non ha risparmiato una stretta di mano, una pacca sulle spalle e una battuta ai numerosi ospiti.
Ma è stato solo un incontro conviviale per gustare le specialità enogastronomiche dell’agriturismo? Crediamo di no, perché a poche settimane dalle elezioni regionali ogni occasione è buona per scambiare qualche parere con due leader regionali di un partito che si ripropone, insieme all’intera coalizione, alla guida della Regione Calabria, nonostante la stessa Jole Santelli abbia voluto far credere che si sia trattato solo di una piacevole consuetudine che si rinnova anno dopo anno.
La possiamo ascoltare nell’intervista realizzata grazie alla preziosa collaborazione di Enzo Lacopo.
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E se la Santelli non si è sbilanciata durante l’intevista, la Ferro ha ammesso di credere in una sua candidatura alla presidenza della Regione, pur attendendo il responso delle consultazioni aperte che la dovranno consacrare definitivamente verso la corsa al piano più alto di palazzo Alemanni.
E’ apparsa più sciolta, la Ferro, avvolta nel suo abito rosso, specie in alcuni cenni in cui ha detto, compiaciuta, di essere apprezzata anche in certi settori tradizionalmente di sinistra.
Nelle parole della Ferro, in quelle della Santelli (e forse anche nei pensieri di molti dei presenti) è emersa l’ammissione dell’esigenza di un rinnovamento della classe dirigente del centrodestra calabrese che dopo l’esperienza, non proprio immune da pecche, del governo regionale che volge al termine, vuole riproporsi offrendo volti nuovi e credibili.
La campagna elettorale, insomma, è già virtualmente iniziata.