di Patrizia Massara Di Nallo (foto fonte Wikipedia)
REGGIO CALABRIA – L’Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, monsignor Fortunato Morrone, ha annunciato ufficialmente l’istituzione dei luoghi giubilari nella diocesi per l’Anno Santo 2025, proclamato da Papa Francesco con la “Bolla Spes non confundit ”. L’Anno Giubilare ha avuto inizio il 24 dicembre 2024 con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro a Roma e, a livello diocesano, avrà inizio, invece, il 29 dicembre 2024 alle 16:30 quando è previsto l’inizio della celebrazione diocesana di apertura presso la Chiesa parrocchiale di Sant’Agostino a Reggio Calabria. Poi ci si dirigerà in pellegrinaggio verso la Basilica Cattedrale dove, verso le 17:30, inizierà la Celebrazione eucaristica.
L’Arcivescovo ha designato come luoghi deputati al pellegrinaggio e alla grazia dell’indulgenza, le seguenti Chiese Giubilari del’Arcidiocesi Reggio Calabria-Bova:
La Cattedrale Maria Santissima Assunta in Reggio Calabria (Duomo). La Concattedrale Maria Santissima dell’Isodia in Bova. Il Santuario Maria Santissima Madre della Consolazione a Reggio Calabria (Eremo). Il Santuario del Volto Santo a Reggio Calabria. Il Santuario di Sant’Antonio di Padova a Reggio Calabria. La Chiesa Abbaziale Santa Maria e XII Apostoli a Bagnara Calabra. Il Santuario Santa Maria della Grazia a Gallico Superiore. Il Santuario Maria Santissima di Porto Salvo a Melito Porto Salvo.
Questi luoghi saranno punti di riferimento spirituale verso i quali si potrà vivere l’esperienza del pellegrinaggio e in cui si potrà ottenere l’Indulgenza Giubilare alle condizioni stabilite dalla Penitenzieria Apostolica.
Il decreto di Monsignor Morrone si sofferma anche sulle opere di misericordia, quali visite a persone in difficoltà, come malati, detenuti e anziani soli, quasi compiendo un “pellegrinaggio verso Cristo presente in loro”. Si viene invitati, inoltre, a riscoprire il valore della penitenza, attraverso digiuni, astinenze e gesti concreti di solidarietà, come il sostegno a opere religiose e sociali.
L’Arcivescovo ha così richiamato l’attenzione sulla centralità del Sacramento della Penitenza durante l’Anno Giubilare esortando i sacerdoti della diocesi a garantire maggiore disponibilità per le confessioni, sia con il programmare celebrazioni penitenziali frequenti sia nel creare opportunità pastorali per facilitare l’accesso al perdono.
Il decreto si inserisce nell’ambito delle indicazioni date da Papa Francesco che ha sottolineato come il Giubileo non sia solo un tempo di grazia, ma anche un’occasione per essere “segni tangibili di speranza” nei confronti del nostro prossimo. L’istituzione dei luoghi giubilari riveste una fondamentale importanza quale iniziativa di maggiore prossimità verso coloro che per vari motivi non possono raggiungere Roma e, al contempo,rappresenta per tutti un tangibile invito a riscoprire il senso profondo della misericordia e della comunione.
Con l’avvio dell’Anno Santo, quindi, anche l’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova si prepara a vivere uno straordinario tempo di grazia, che porterà un rinnovamento spirituale di ognuno e di tutti e conseguente spirito di solidarietà in sinergia con la Chiesa universale.
Nel messaggio del 23 dicembre scorso, in occasione del Natale, monsignor Morrone aveva detto:”Siamo chiamati pertanto e ancora una volta a convertirci al Vangelo, vera luce che illumina ogni persona che viene in questa storia. Quest’anno, nel mio cammino durante la visita pastorale zonale, ho avuto la gioia di vedere questa luce riflessa nei volti di tanti di voi: piccoli e grandi, giovani e anziani. Vi ringrazio di cuore per tutto il bene che elargite nei vari ambiti della vita ecclesiale, sociale, educativa, politica e, soprattutto, per la vostra attenzione nei confronti degli ultimi, concretizzata nelle numerose realtà di volontariato presenti sul nostro territorio diocesano. Perciò, avanti così e insieme, come pellegrini di speranza, operando con carità, frutto della nostra fede in Cristo. Domenica 29 dicembre, con la celebrazione di apertura dell’Anno Giubilare nella nostra diocesi, ci ritroveremo alle 16:30 nella piazza Sant’Agostino per poi proseguire in pellegrinaggio verso la Cattedrale. Sarà un anno di conversione, per riappropriarci della nostra identità di figlie e figli dell’unico Padre, fondamento di ogni giustizia sociale. Sarà un tempo di grazia per rinsaldare i nostri legami affinché nessuno venga lasciato indietro nel nostro umano cammino dietro Gesù”.