LOCRI – Un pezzo di storia contemporanea della sua città che diventa instant book in uno dei momenti più difficili come quello attuale. “Dal bianco e nero ai colori” è la prima fatica letteraria di Pino Mammoliti, avvocato ma soprattutto personaggio politico locrese di primo piano, che compie un volo d’angelo sugli ultimi 45 anni di vita cittadina partendo dalla strage di piazza Mercato del 1967, che non esita a paragonare all’11 settembre 2001 per New York.
Una data spartiacque, secondo l’autore, che ripercorre velocemente gli anni successivi fino ai giorni nostri lanciando precise accuse alla borghesia locale, a quel ceto medio-alto che, col passare degli anni cedette ancora di più all’autoconservazione, realizzando «un infernale accordo tra la rassegnazione e l’istinto di sopravvivenza», un atteggiamento pilatesco, secondo Mammoliti, che ha causato disaffezione alla politica e decadenza della città stessa. Lo dice dal suo osservatorio sicuramente parziale, ma che comunque è frutto di esperienza maturata anno dopo anno, dall’esperienza giovanile in quella Dc che contava parecchio e che a Locri era articolata in tre correnti, in rappresentanza di altrettanti gruppi familiari. Mammoliti c’era, e con la prosa tipica di chi è abituato a comporre testi a effetto per i suoi memorabili manifesti affissi nei muri cittadini e destinati ai suoi avversari politici, dice quel che pensa, fa nomi e cognomi, scrive ciò che sente, senza indulgere al politichese. E all’apparente pessimismo per le sorti della sua Locri, contrappone “l’ostinazione della speranza” secondo la felice definizione del presidente dell’Ordine degli avvocati Nino Maio, che ha curato la prefazione del volume. La presentazione ufficiale avrà luogo domani pomeriggio, venerdì 28 dicembre, alle 18 a palazzo Nieddu. Non mancheranno le sorprese. E nemmeno qualche ospite illustre.
GIANLUCA ALBANESE