di Redazione
CASIGNANA – Ha destato grande scalpore il servizio andato in onda ieri sera su Italia 1 nella trasmissione “Le Iene” intitolato “Disastro ambientale in Calabria?” e incentrato sulla discarica di contrada Petrosi in Casignana, sottoposta a sequestro preventivo ex art. 321 C.p.p. lo scorso 13 ottobre, dopo aver iniziato la fase di post gestione a seguito della sua chiusura.
E se dal Burc della Regione Calabria pubblicato lunedì scorso si apprende che «La realizzazione della discarica pubblica, riconducibile al progetto “Lavori di ampliamento della discarica per rifiuti non pericolosi sita in loc. Petrosi del Comune di Casignana”, allo stato attuale risulta sospesa» segno che, evidentemente, nulla esclude che la Regione Calabria un giorno possa riaprirla, nonostante l’intenzione contraria manifestata nelle scorse settimane dal presidente Oliverio, si pone il problema dello smaltimento residuo del percolato, ovvero del liquido che si forma dopo che l’acqua piovana ha attraversato i rifiuti abbancati.
La Regione, con determinazione n° 16292 del 28712/2015 ha affidato, con procedura d’urgenza, il servizio prelievo, trasporto e smaltimento in impianti autorizzati del percolato (CER 190703) attualmente presente nelle vasche di raccolta.
Il servizio andato in onda ieri sera alle “Iene”, invece, condotto dall’inviato Giulio Golia, ha riguardato episodi di almeno un lustro fa, in qualche modo riconducibili al processo “Black Garden”, per il quale, il 30 settembre del 2014, è stata pronunciata la sentenza di primo grado dal giudice Alfredo Sicuro e che ha visto l’assoluzione di cinque degli otto imputati (Crinò Pietro Armando, Lafronte Massimo, Mazza Mario, Tallarita Stefano e Crinò Salvatore) e condanne lievi per altri tre imputati: 1 anno e sei mesi ad Antonio Giovanni Crinò, 1 anno e 9 mesi a Giuseppe Saverio Zoccoli e 1 anno a Giorgio Stiriti.
L’accusa, condotta dal Pm Sara Ombra a carico degli otto imputati, era quella di aver dato vita a «un disegno criminoso, al fine di conseguire un ingiusto profitto, consistente nel risparmio di denaro dovuto per un corretto uso del percolato, per la ricopertura e compattazione giornaliera dei rifiuti, nonché per le opere necessarie per una corretta manutenzione della discarica».
E se la sentenza di primo grado ha sostanzialmente sollevato da ogni responsabilità gli organi istituzionali, negando una regia politica della contestata cattiva gestione della discarica, si è in attesa dell’avvio del processo di appello.
Ieri, intanto, la messa in onda del servizio delle Iene, che proponiano alla vostra visione.
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/golia-disastro-ambientale-in-calabria_595219.html
Stamattina, invece, è giunta la reazione dell’ex sindaco di Casignana (all’epoca dei fatti contestati nell’inchiesta denominata “Black Garden”) Pietro Crinò che preannuncia la propria presenza in televisione venerdì prossimo, chiedendo un pubblco confronto sulle tematiche sollevate dal servizio delle “iene”.
«Nella vicenda della discarica di contrada Petrosi di Casignana c’e’ un fronte giudiziario che assolve alla sua funzione e un (pezzo di) fronte mediatico che vuole testardamente scrivere una pagina fangosa. La Magistratura – è scritto nella nota di Crinò – non si e’ mai occupata di disastro ambientale (che non esiste),ha assolto con formula piena e definitiva l’ex sindaco Pietro Crino’, in appello tornera’ a giudicare altri imputati. Abbanco di rifiuti solidi urbani, stante una situazione di emergenza, la obiettiva presa d’atto dei risultati delle analisi che escludono ogni rischio per persone e cose da parte dell’Arpacal, ente preposto a fornirli, non gia’ da parte di alcuni soggetti privati “addomesticati”,sono stati e rimarranno i temi all’attenzione dei giudici nella vicenda della discarica, ma sono sfuggiti nella loro identificazione, in un servizio televisivo dove e’ intervenuto , al Procuratore della Repubblica di Locri D’Alessio e sono state di nuovo strumentalizzati da una certa stampa scandalistica. Cosi’ capita di confondere, ad esempio, (il Procuratore per disattenzione, i servizi scandalistici per il loro scopo) il dato,prederminato, di 250 mila tonnellate di rifiuti in discussione,con “milioni e milioni di tonnellate … (???), di non spiegare la disponibilta’ dei fondi per la post – gestione della discarica, di dare fiato a suggeritori occulti e palesi alcuni dei quali (giornalisti compresi) debbono il loro livore a problematiche di natura personale.Saro’ di nuovo in televisione (Telemia , venerdì prossimo) per ribadire tutte le verita’, in gran parte conclamate in un processo, chiedendo la presenza per il confronto proprio di chi ha voluto giocare sull’immaginazione piu’ abbietta».