di Gianluca Albanese
E’ spettrale, semideserta, impaurita, la Bruxelles con i riflettori del mondo addosso dopo l’attacco terroristico di stamattina, e vista dagli occhi dei nostri amici e conterranei partiti ieri per partecipare alla visita degli amministratori locali al Parlamento Europeo.
Strade vuote, nessuno in giro. Clima da coprifuoco postbellico. E crediamo di interpretare il pensiero di tutti se scriviamo che le prime persone a cui abbiamo pensato stamattina, nell’apprendere la notizia dell’attentato, sono stati proprio i nostri amministratori, tra cui i sindaci di Monasterace De Leo, di San Giovanni di Gerace Vumbaca e i consiglieri comunali di Siderno Salvatore Pellegrino e Giorgio Ruso che fino a ieri sera avevamo visto in foto sui social network a documentare questo viaggio istituzionale.
Stanno tutti bene, per fortuna. Aspettano in albergo di sapere quando si potranno imbarcare per tornare a casa. Forse domani, o almeno si spera.
Con le linee telefoniche in tilt – assieme al collega Balì abbiamo provato diverse volte a contattarli, sin dalle prime ore della mattina, ma senza fortuna – usano facebook e whatsapp per fare sapere a tutti che è tutto ok, riuscendo a rendere utili perfino questi strumenti che nella vita di tutti i giorni troppo spesso appaiono banali, inflazionati, a volte anche molesti.
E allora buon rientro, amici amministratori.
Avrebbe dovuto essere una di quelle esperienze uniche e indimenticabili per chi si siede in piccoli consessi (rappresentativi, a volte, solo qualche centinaio di abitanti): entrare nella sede del Parlamento europeo. Forse lo è stata comunque, anche se il rosso del sangue di tante, troppe vittime innocenti, oggi spezza col grigio tipico della capitale belga.
In un giorno terribile per il mondo, ci consola parzialmente sapervi al sicuro, anche se la terribile sensazione di non essere davvero più tranquilli come prima, stenta ad abbandonarci.
