R & P
I Crinali di Campoligo
Itinerario Naturalistico Panoramico Storico ad anello
Si snoda ad un’altezza 500 m., quasi sempre su carrarecce, strade agricole e forestali e comodi sentieri del tutto privi di difficoltà. L`interesse panoramico è eccezionale e permette di scoprire antichi sentieri, vecchi camminamenti e nel contempo di ammirare paesaggi unici per la bellezza del territorio. E’ caratterizzato da due dorsali, Serro Costantino e Costa delle Felce, separate da una vallata all’interno della quale scorre il torrente Campoligo. Entrambe le dorsali sono ricoperte da boschi di ginepro e macchia di lentisco. Di fronte, sulla collina di Piano Pressocito si vedono le case nascoste fra gli ulivi secolari: sembra un rione di altri tempi; le piccole case discrete e silenziose si affacciano dall’alto sul mare di Brancaleone per ammirarne le meravigliose sfumature di verde-azzurro e di celeste.
Raduno ore: 9.45 Cimitero di Staiti
Partenza Escursione ore: 10.15
I Crinali di Campoligo
Tempo: Ore 5.00 Località: Cimitero Staiti
Dislivello: 480 slm 520 Comuni: Staiti – Brancaleone
Difficoltà: E. Escursionistico
Staiti è adagiato sul crinale della rocca Giambatore alle estreme pendici meridionali del Parco Nazionale d’Aspromonte e si affaccia sulla grande vallata della Fiumara Bruzzano.Un paese ancora a misura d’uomo, arroccato in alto con un bell’impianto urbanistico a gradinata, dove le vie sono così anguste che è difficile posteggiare e finanche transitare.
Le notizie storiche di Staiti sono frammentate e non documentate, tanto che risulta difficile stabilire una precisa data di origine dell’insediamento. Sicuramente si tratta di un borgo ad economia agricola e pastorale con una non irrilevante importanza nelle antiche vie di comunicazione attraverso l’Aspromonte verso la Jonica.
Questa bomboniera urbanistico architettonica si suppone essere nato intorno al 1500, come luogo d’avvistamento facente parte del feudo di Brancaleone, allora retto da Geronimo Ruffo. Assunse l’odierna denominazione allorché fu acquistato dalla famiglia Staiti che lo fortificò e lo cedette poi ai principi Carafa di Roccella Jonica che lo tennero fino al 1806, epoca dell’eversione della feudalità.
Una camminata non impegnativa, infatti, dislivello contenuto, terreno facile e vasti panorami ne fanno una escursione alla portata di tutti gli appassionati, di interesse storico e naturalistico; un percorso ad anello di circa 11 km complessivi.
In occasione di questa escursione, in sintonia con la vocazione agro-pastorale dei luoghi visitati, si “celebrerà” la giornata della ricotta e, previo un piccolo contributo, vi sarà per tutti una degustazione di questa tipica prelibatezza. ( Si raccomanda di munirsi ciascuno di un bicchiere o ciotolina, evitando la plastica usa e getta, atti a contenere una quantità pari a circa un mestolo.
Descrizione del sentiero:
Si parte del piazzale del cimitero e, dopo un centinaio di metri, procedendo a sinistra a lato della casetta, ci immettiamo sulla pista che dopo qualche minuto di cammino conduce alla sella del passo Brancat,i con ampia vista su tutta la vallata; si scende poi attraverso un breve tornante immerso in una fitta macchia mediterranea e, dopo qualche minuto, siamo alle case Leggio.
Da qui procediamo lungo la sterrata principale che taglia con andamento pianeggiante tutto il versante (splendidi scorci panoramici), e, procedendo a sud, conduce verso Brancaleone; nel primo tratto essa risulta fiancheggiata da appezzamenti coltivati a vite ed olivo, per poi procedere attraverso una lussureggiante macchia mediterranea; giunti nei pressi di una masseria circondata da siepi di fichi d’india, si svolta a destra e, dopo un breve tratto si giunge ad un pianoro, Campoligo Sopra, si procede sempre in piano per giungere, dopo 20 minuti, al piano Cardusi.
Superato un ricovero degli animali ed il rifugio di Calabria Verde, si procede a destra imboccando la traccia che scende ampia nel fitto bosco, passando vicino a un grande esemplare di limone, poi continua con un ampio tornante verso sinistra fino a giungere ad uno spiazzo più aperto dove scorre un piccolo corso d’acqua spesso asciutto; oltrepassatolo, dopo poche decine di metri, la traccia si fa più marcata e sbuca su una carrareccia più ampia che si segue verso sinistra.
Sempre perdendo quota, e dopo aver trascurato sulla destra un piccolo sentiero, si percorre un tratto incassato; a un bivio si prosegue diritti sotto una vera e propria galleria di fogliame e, dopo circa venti minut,i si giunge alle case Palarmiti con vista sul vecchio borgo di Pressocito; ancora un centinaio di metri e siamo a Mastrantonio, dove si effettua una breve sosta (Rifornimento Acqua).
Aggiriamo Monte Tamborino dal quale si può osservare la costa in tutta la sua bellezza con ampia veduta su Pietrapennata e sui ripetitore di Monte Gall;, si segue la sterrata e, dopo qualche minuto, siamo all’area pic- nic; da qui in avanti il sentiero è tutto aperto, con qualche breve falso piano e conduce al Costone delle Felci.
Dopo un breve ed agevole cammino si raggiunge il piano Campoligo Sotto; si prosegue poi a destra lungo una carrareccia fino a giungere allo spiazzo delle case Cristiano dove, da qualche anno, è stata costruita la Latteria del Parco Nazionale dell’Aspromonte; dopo una breve sosta riprendiamo la sterrata che in pochi minuti ci porta al bivio di San Mauro, da quì si sale lungo un tratto prima sterrato e poi cementato che, con qualche tornante, conduce a Serro Crisci; ancora un centinaio di metri e siamo al punto di partenza.