R. & P.
“Il presidente Mario Draghi venga in Calabria a ferragosto a verificare lo stato disastroso in cui versa il territorio vessato dagli incendi. Il fronte del fuoco non è ancora sotto controllo, montagne e colline continuano a bruciare: in queste ore si registrano enormi criticità nei comuni di San Luca, Cardeto, Roghudi, Roccaforte del Greco, Mammola, Gioiosa Jonica, Grotteria, San Giovanni di Gerace, Caulonia e Cittanova. Alcuni centri sono stati evacuati, diverse abitazioni rurali inghiottite dalle fiamme. Il fuoco ha già fatto cinque vittime, centinaia di ettari di verde sono andati in fumo, uccisi migliaia di animali, minacciate le foreste secolari del Parco Nazionale dell’Aspromonte patrimonio Unesco, distrutti uliveti e frutteti, decine di azienda agricole letteralmente rase al suolo”.
È quanto afferma in una nota il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che in queste ore ha trasmesso una missiva alla Presidenza del Consiglio dei Ministri invitando il Presidente Draghi ad una visita in Calabria.
“Chiediamo al Presidente del Consiglio di venire in Calabria – prosegue il sindaco – per verificare di persona le dimensioni del disastro ed assumere provvedimenti straordinari che consentano di arginare la situazione, risarcire i danni alle tante famiglie che nel fuoco hanno perso tutto e programmare un massiccio ed immediato intervento di messa in sicurezza del territorio per evitare che alle prime piogge, senza la protezione di alberi e piante, il disastro allarghi le sue proporzioni trasformando le montagne in fiumi di fango”.
“Il Governo dimostri concretamente la sua vicinanza alla Calabria, affianchi i sindaci che da settimane combattono quasi in solitaria contro la piaga degli incendi – ha concluso – il presidente Draghi venga sui luoghi colpiti dai roghi per rendersi conto direttamente delle proporzioni abnormi di ciò che sta avvenendo. Sarebbe la prima visita in Calabria da presidente del Consiglio, in una fase così delicata per la vita di questa regione, in un territorio che ha bisogno di sentire anche fisicamente la presenza delle istituzioni nazionali. La Città Metropolitana di Reggio Calabria è in ginocchio e le istituzioni nazionali hanno il dovere di essere presenti in una situazione calamitosa di tale portata”.