DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEL MOVIMENTO POLITICO LOCRINASCE:
LOCRI – Le esternazioni del sindaco Calabrese relative alle asserite improduttività e al dichiarato assenteismo dei dipendenti comunali inducono a qualche riflessione. A maggio del 2013, quando in campagna elettorale Calabrese sosteneva di essere in grado di risolvere le criticità del Comune, come veniva inquadrata dal candidato a sindaco la questione dei dipendenti comunali? Se è vero quanto egli va sostenendo oggi, due sono le possibilità: o aveva stimato male la situazione all’inizio, oppure la sua amministrazione l’ha peggiorata nel giro di quindici mesi. Qualche elemento per valutare la vicenda nel suo sviluppo non manca nemmeno ai cittadini meno informati.
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Basterebbe cominciare ad analizzare i fatti da settembre 2009, quando gli assessori Calabrese e Sainato (guarda caso!), dell’allora amministrazione Macrì, si batterono per stabilizzare 43 LSU, senza considerare quali fossero le reali esigenze del Comune; le stabilizzazioni avvennero non tenendo conto dei profili professionali che sarebbe stato utile e in certi casi indispensabile implementare.
Quindi, oggi, se non c’è un idraulico o se manca un elettricista, è inutile che il sindaco inveisca contro qualche dipendente che, pur essendo stato collocato in servizio a tempo indeterminato, non ha le mansioni occorrenti per essere produttivo. A maggio 2014, a distanza di un anno dalle elezioni, l’Amministrazione comunale, dando larga diffusione alla notizia tramite organi di stampa, comunicò ai cittadini di aver redatto il PEG (piano esecutivo di gestione), ma se lo strumento programmatico in questione fosse stato elaborato e gestito secondo regolare procedura, il sindaco avrebbe dovuto ottenere un monitoraggio continuo dell’andamento della produttività dei dipendenti e avrebbe dovuto gestire le criticità assegnando obiettivi condivisi ai dirigenti che lui stesso aveva nominati.
Non basta enunciare i provvedimenti! Bisogna avere la professionalità e la costanza di seguire i processi di lavoro che servono per attuare i programmi. A che serve “denunciare” i dirigenti che, sempre a detta del Sindaco, non sarebbero in grado di fronteggiare la situazione dei dipendenti improduttivi?
Quando fu redatto il PEG, furono concordati e condivisi tra le parti gli obiettivi misurabili? Furono considerate le risorse strumentali ed umane di cui si disponeva per realizzare i piani di lavoro? Il sindaco, che per le cose sopra esposte ha contribuito in modo determinante a portare la situazione allo stato in cui si trova, farebbe bene a cominciare ad agire in base a criteri e regole piuttosto che seguire la sua linea che porta all’eterogenesi dei fini.
I dipendenti da lui definiti fannulloni e assenteisti, ammettendo che siano tali effettivamente, non si riattivano con le minacce o con i carabinieri alle calcagna. I lavoratori hanno bisogno di sentirsi utili, di vedere riconosciuto il proprio lavoro, di avere strumenti di lavoro adeguati alle necessità e di avere un profilo professionale mantenuto efficace con aggiornamenti periodici.
In aggiunta, come se quanto detto non bastasse, a luglio 2014, dopo varie rivisitazioni e modifiche del piano iniziale, è stata rimodulata la pianta organica, ma i criteri adottati, da quanto si evince dalle risultanze, non furono utili per selezionare le unità operative che, restando in servizio, avrebbero dovuto assicurare il regolare svolgimento delle varie attività.
L’urgenza di ridurre il numero di dipendenti da 125 a 96 ha portato l’Amministrazione ad adottare un unico criterio: quello di liberarsi di coloro che per ragioni anagrafiche potevano lasciare il servizio. Se poi la maggioranza di queste persone era indispensabile sul lavoro, nessuno, in quella fase, l’ha considerato come elemento di criticità.
A questo punto verrebbe da dire, con l’aiuto di un vecchio proverbio, chi è causa del suo male pianga se stesso. Peccato che tutto ciò abbia gravi riflessi sui servizi che i cittadini pagano profumatamente, senza che gli stessi vengano forniti in misura accettabile.
Il Comitato di coordinamento di LocRinasce.