R. & P.
Sono trascorsi 10 anni.
Pasquino Crupi ci lasciava in un afoso agosto.
Ricordarlo degnamente è quasi impossibile, almeno per me.
Sono stati anni nei quali il divario tra il Nord ed il Sud si è ulteriormente acuito, le libertà ed i diritti delle persone sono diminuiti, la povertà è cresciuta.
I livelli di istruzione e di reddito sono in caduta libera.
La condizione di vita delle donne è sotto attacco in tutto il mondo .
La mutazione climatica miete vittime ormai in maniera frequente e regolare.
La guerra è tornata nel cuore dell’Europa.
Un intellettuale meridionale e meridionalista, libero e sempre dalla parte dei deboli, in questa epoca dura e buia, sarebbe stato una guida, una speranza.
A me piace ricordare Pasquino declinando al futuro il Suo patrimonio(inesplorato) di libri e di contributi, di opere e di comizi:è da sostenere lo sforzo che i figli Isodiana e Vincenzo stanno compiendo.
Mettere a disposizione degli studenti e dei giovani la straordinaria opera di un Professore visionario e generoso, per formare una leva di ragazze e ragazzi istruiti e con l’ambizione di cambiare il mondo.
È indispensabile una formazione critica, non subalterna al pensiero unico e dominante.
È attuale ad esempio, se per un attimo volgiamo lo sguardo alla cronaca politica di questi giorni.
Davanti alla ipocrisia che si leva innanzi al furto di risorse sistematico e prepotente, ordito da Salvini con la complicità servile della destra “patriota”, ai danni del Mezzogiorno:serve una ribellione dei giovani, anche ispirata ad un commento ironico e tagliente che il Professore Crupi a volte pronunciava “…mi stupisce lo stupore…”
Sebi Romeo