Interrompere la deregolamentazione dei nuovi OGM ed editing genetico. Necessario adottare una politica solida per la tutela della nostra agricoltura e allevamenti.
di REA
L’editing genetico nel settore agroalimentare solleva interrogativi cruciali sulla biosicurezza e sulla tutela dell’agricoltura tradizionale. Nonostante il Green Deal Europeo e la strategia Farm to Fork puntino alla sostenibilità, il sostegno incondizionato alle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) rischia di compromettere la salute pubblica e la biodiversità.
Il finanziamento indiscriminato alla ricerca genetica, senza studi approfonditi sugli effetti a lungo termine è un pericolo -commenta Gabriella Caramanica, segretario nazionale del partito politico REA, ricordando anche come- recenti studi legati a determinati nuovi vaccini sui bovini hanno rilevato conseguenze sulle persone.
Il sostegno incondizionato del vicepresidente del Senato e senatore della Lega, Gian Marco Centinaio alle Nuove Tecniche Genomiche (NGT), trascura le preoccupazioni di chi teme l’impatto sulla sicurezza alimentare e sull’ambiente. Rilancia il segretario nazionale REA.
In Italia, il Decreto siccità ha facilitato la sperimentazione di piante geneticamente modificate, mentre la proposta di legge 1760 potrebbe accelerare la riconversione zootecnica senza un’adeguata valutazione dei rischi. La biosicurezza, elemento chiave per la salute animale e la qualità dei prodotti, non può essere sacrificata sull’altare del profitto e dell’innovazione forzata.
Affermare che l’Italia sia “precursore” di questa rivoluzione è davvero preoccupante, denuncia Caramanica, non possiamo ignorarne le criticità. Se le NGT sono davvero sicure ed efficaci, perché non prevedere una regolamentazione più rigorosa e indipendente? Invece di attaccare chi manifesta dubbi, il vicepresidente del Senato dovrebbe spiegare quali misure concrete garantiscano la sicurezza delle nuove tecnologie. Il progresso non può essere un dogma, né tantomeno una giustificazione per ignorare i rischi.
È fondamentale interrompere la deregolamentazione dei nuovi OGM e adottare una politica solida per la tutela dei prodotti tipici, della nostra agricoltura e degli allevamenti, che rappresentano il risultato di un ecosistema e di una biodiversità unici al mondo anche con scelte difficili in contrasto con l’UE. La sicurezza alimentare è un tema cruciale. La Commissione Europea ha proposto una normativa per le nuove tecniche genomiche, mentre il Decreto siccità (legge 68/2023) ha semplificato la sperimentazione delle piante TEA. Inoltre, in Commissione agricoltura alla Camera è in esame la proposta di legge 1760 sulla riconversione del settore zootecnico. Le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) riguardano la manipolazione genetica di piante e animali.
La tutela degli animali e dei prodotti Made in italy è una priorità sulla quale il Governo si deve esprimere e prendere una posizione netta. Conclude il segretario nazionale REA.