R & P
Si chiude oggi una campagna elettorale intensa, vissuta con passione da chi, come noi, ha utilizzato queste settimane per confrontarsi, per ragionare, per dire e per ascoltare.
Altri hanno preferito servirsi di un linguaggio offensivo e di bugie per niente degni di un paese civile. Non abbiamo ceduto fin’ora alle provocazioni verbali, non lo facciamo nemmeno in queste ore che ci separano dall’apertura delle urne.
Abbiamo la consapevolezza di esserci adoperati per spiegare le ragioni di un “Sì” convinto che serve all’Italia tutta, ma soprattutto ad una regione come la Calabria ed ancor di più ad un territorio come la Locride, che dalla cattiva politica è stata spogliata di servizi fondamentali, assestando un colpo quasi mortale ad un territorio debole, già ferito dalla piaga della criminalità organizzata.
Abbiamo cercato di spiegare che votare “Sì” rappresenta un chiaro segnale di cambiamento dettato dalla volontà di tentare una risalita, un’inversione di tendenza. La nostra terra non può rassegnarsi al buio.
Potremmo approfittare di questo momento per ricordare l’attenzione che il Governo guidato dal presidente Matteo Renzi sta riservando alla Calabria ed alla Locride, dopo anni di totale indifferenza, ma non vogliamo distrarci: domenica andremo a votare per ridare vigore alla nostra amata Costituzione, per riformarla così come tutti si auspicano da anni, senza che nessuno, però, abbia saputo fare quanto fatto dall’attuale maggioranza.
Al presidente Renzi va il nostro grazie anche per la visita di oggi in Calabria, ma più di tutto per il coraggio dimostrato nel condurre questa difficile campagna elettorale, per averci messo la faccia con coerenza.
Come comitato “Sì per la Locride”, in quest’ultimo giorno di campagna elettorale rilanciamo il nostro appello affinché gli elettori del nostro territorio si rechino in massa alle urne è scelgano di stare dalla parte del cambiamento votando “Sì”.
Vogliamo chiudere questo appello da dove abbiamo incominciato, ossia dalle prime parole riportate dal Manifesto dei comitati “Basta un Sì”, invitando tutti a guardare avanti con fiducia:
“Dopo anni e anni di sforzi vani, il Parlamento della XVII legislatura è riuscito a varare con una larga maggioranza – quasi il sessanta per cento dei componenti di ciascuna Camera in ognuna delle sei letture – una riforma costituzionale che affronta efficacemente alcune fra le maggiori emergenze istituzionali del nostro Paese.
In questa nuova fase, come in quella precedente del dibattito parlamentare, i costituzionalisti, i giuristi, gli scienziati politici e gli studiosi delle istituzioni pubbliche non sono chiamati a fungere da terza istanza, bensì a offrire all’opinione pubblica strumenti per meglio orientare il proprio voto che si riassumono in questo documento di sintesi.
Il testo modifica molti articoli della Costituzione, ma non la stravolge. Riflette anzi una continuità con le più accorte proposte di riforma in discussione da decenni […] Nel progetto non c’è forse tutto, ma c’è molto di quel che serve, e non da oggi”.
Comitato “Si per la Locride” 2 Dicembre 2016