
(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano e Simona Ansani
LOCRI – Nell’ambito della campagna informativa avviata dall’Arma dei Carabinieri contro il fenomeno sempre più dirompente delle truffe a discapito delle fasce più deboli della società (e non solo), si è tenuto questa mattina nel Centro interpastorale di Locri, un incontro con cittadini e una rappresentanza degli studenti del Liceo Mazzini e dell’Istituto Professionale, finalizzato a trasmettere ai presenti le principali azioni di contrasto, per non cadere in quei raggiri che spesso come le cronache raccontano, coinvolgono il malcapitato di turno, approfittando della sua buona fede.
Ad illustrare le principali tecniche utilizzate dai malintenzionati nonché le necessarie precauzioni per non incappare nella trappola di “abili truffatori”, è stato il maggiore dei Carabinieri, Angelo Zarrelli.
Il monito ribadito a più riprese dal maggiore è stato quello di non “fidarsi delle apparenze”, sottolineando che in qualsiasi tipo di circostanza sospetta, prima di aderire a particolari richieste avanzate da sconosciuti, è opportuno non esitare a contattare il numero unico di emergenza 112.
Per scongiurare ogni tipo di raggiro, è dunque fondamentale non aprire la porta agli sconosciuti che si palesano ad orari inusuali; il truffatore infatti, per farsi aprire la porta, potrebbe presentarsi sotto diverse vesti, da un addetto della società di erogazione dei servizi quali luce, gas, acqua a un funzionario delle Poste, di beneficenza o dell’Inps o addirittura presentarsi come un appartenente alle Forze dell’ordine.
Al contempo, è necessario non consegnare denaro o altri generi di valori, che “professionisti dell’arte della truffa” con i loro falsi racconti, potrebbero sottrarre a soggetti particolarmente vulnerabili.
E ancora, diffidare da telefonate ricevute da parte da chi dall’altra parte della cornetta, riferisce di essere ad esempio, un appartenente alle Forze dell’ordine, comunicando di fatti gravi avvenuti a familiari, per i quali è necessaria una somma di denaro in contanti.
Qualunque tipo di Forza dell’ordine, è stato specificato nel corso dell’incontro, non ritira mai denaro o alcun tipo di oggetto di valore.
Mirate attività investigative, sono state condotte inoltre dall’Arma dei Carabinieri, nel ramo delle truffe online, dopo le denunce di chi, attirato dal “best price” di prodotti in rete, cade inevitabilmente nella rete di truffatori senza scrupoli.
Il più delle volte, si tratta per l’appunto, di truffa o di merce rubata.
Dalla grande Rete, potrebbero anche derivare dei rischi legati al commercio elettronico o alla perdita della riservatezza dei propri dati personali, accedendo ai relativi social.
Anche le email, anticipate da contatti telefonici, spesso mirano al furto di dati personali.
E’ quanto più comunemente viene definito “Pishing”, un tipo di attività predatoria con cui vengono chiesti dati bancari o personali, così da impossessarsi di nome utente e password utili, con l’intento “criminale” di sottrarre denaro.
«Quello di questa mattina – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali Domenica Bumbaca – è stato un incontro importante, per sostenere la campagna di sensibilizzazione avviata dall’Arma dei Carabinieri. Un incontro informativo e formativo. Informativo – ha aggiunto – per consentire agli anziani, ai soggetti fragili e ai giovani, di capire quali sono le possibili truffe che vengono propinate non solo all’interno delle abitazioni ma anche online. Un modo quindi, per capire come evitarle. Formativo – ha concluso – perché ha offerto la possibilità di “formare” la persona nell’aspetto pratico. Un plauso allora, all’Arma dei Carabinieri e al maggiore Zarrelli».
VIDEO CON ALCUNI MOMENTI SALIENTI DELL’INCONTRO ODIERNO: