di Redazione
CAULONIA – Il sindaco di Caulonia Giovanni Riccio ha scritto una lettera al Prefetto di Reggio Calabria e, per conoscenza, a Poste Italiane, in merito alla chiusura dell’ufficio postale della frazione Campoli.
Questo è il testo integrale della missiva:
“Eccellenza ill.ma,
ci tengo innanzitutto a ringraziarla per la sensibilità dimostrata nei confronti del forte disagio in cui versano i cittadini della frazione Campoli del Comune di Caulonia , in seguito alla chiusura dell’ufficio postale.
Caulonia, per estensione, è il terzo Comune della provincia di RC e Campoli è una frazione ubicata ai confini del Comune, a più di 20 km di distanza dal Capoluogo, in una zona montana mal collegata con il centro. La popolazione di Campoli è costituita di circa 200 abitanti per lo più anziani e disabili. Le lascio immaginare il profondo disagio provocato dalla chiusura dell’ufficio postale in questa frazione. I miei appelli, manifestati con missive dirette all’Ente posta ed alla politica regionale e nazionale, sono stati inutili.
Ho addirittura convocato un Consiglio Comunale nella frazione di Campoli alla presenza di consiglieri regionali, per manifestare la vicinanza a questi cittadini da parte di una Amministrazione che non ha potere di decidere le sorti di un ufficio postale.
Oggi questi cittadini, per lo più anziani, sono costretti a noleggiare veicoli e percorrere chilometri di strada montana ai limiti della praticabilità per ritirare la pensione, fare una raccomandata, pagare le bollette.
Dopo aver fatto una petizione popolare, dopo aver raccolto le schede elettorali perché non vogliono più votare uno stato che pretende le tasse ma che in questi anni li ha privati di servizi sociali indispensabili, sono venuti in massa alla casa comunale per gridare NO al loro Sindaco.
Questo NO alla chiusura dell’ufficio postale di Campoli, come Sindaco di Caulonia, lo porgo alla sua attenzione ed alla sua sensibilità di baluardo dello Stato e nello stesso tempo di persona vicina alle esigenze dei cittadini più deboli.
Consapevole che la decisione finale non spetta a Lei ma convinto che una sua sollecitazione potrebbe far rivedere, a chi di competenza, una decisione ingiusta nei confronti dei cittadini di Campoli i quali chiedono almeno l’apertura dell’ufficio postale almeno una volta a settimana.
In attesa di un suo riscontro, le invio i miei più cordiali saluti”.
