Il rischio di impresa in economia aziendale viene definito come il complesso delle responsabilità di un’azienda rispetto alle decisioni che la stessa assume. Il rischio di impresa può essere distinto tra quello del libero professionista, che è un lavoratore autonomo, e quello dell’imprenditore. Il rischio dell’imprenditore può essere distinto rispetto al rischio d’impresa nel caso in cui siano a carico della società depersonalizzata le responsabilità aziendali, sia che si tratti di una società a responsabilità limitata, sia che si tratti di una società per azioni. È possibile scindere il rischio di impresa in rischio patrimoniale, rischio finanziario e rischio economico.
Il rischio di impresa e gli investimenti in sicurezza
Le spese che vengono sostenute per l’acquisto e per la manutenzione del parco macchine si possono ritenere degli investimenti, in quanto in genere hanno un ritorno immediato o un impatto dal punto di vista della produttività. Di conseguenza si può affermare che quello che incrementa la produzione o che contribuisce a migliorare in maniera diretta gli utili sui beni che si producono o sui servizi che si offrono ai clienti va considerato come un investimento. Al contrario, quello che non serve, nel senso che non ha alcun impatto sulla produttività e sugli introiti, è un costo. Ma una visione di questo tipo è sbagliata, e per capirlo è sufficiente un paragone. Lo scopo di un’auto è quello di andare in giro, e quindi la sua velocità può essere paragonata alla produttività di un’azienda. Ma in un’auto c’è bisogno anche dei freni!
La strategia aziendale
La Costituzione evidenzia che la libertà di impresa può coinvolgere tutti gli aspetti che hanno a che fare con la gestione aziendale, a condizione che questo non si rifletta sulla libertà dei lavoratori, sulla loro dignità morale, sulla loro dignità fisica e sulle loro condizioni di sicurezza: guarda questa pagina per saperne di più. Una gestione del rischio di impresa che consideri i costi per la sicurezza come spese inutili è sbagliata, e prima o poi è destinata a presentare il conto. In molte circostanze gli imprenditori evitano di investire sulla sicurezza per il semplice motivo che vogliono risparmiare, come se fosse un discorso etico risparmiare quando ci sono in gioco la salute e la vita stessa delle persone.
Perché rivolgersi a Sicurya
Le imprese che non vogliono correre rischi (è proprio il caso di dirlo) si possono rivolgere a Sicurya avendo la certezza di interagire con un partner solido e affidabile. I professionisti di questa azienda, presente sul mercato ormai da più di 10 anni, si occupano tra l’altro della valutazione dei rischi. Sicurezza sul lavoro, rispetto dell’ambiente e standard di qualità sono aspetti connessi gli uni con gli altri, e la capacità di Sicurya è quella di offrire dei servizi studiati su misura e messi a punto in maniera specifica per andare incontro a qualsiasi tipo di esigenza. È come avere a che fare con dei risk manager, ma con un approccio improntato alla convenienza per le imprese.
L’adozione delle misure di sicurezza
I costi che hanno a che fare con la sicurezza sul lavoro sono legati, dunque, al rischio di impresa? A ben vedere no: un aspetto è ben distinto rispetto all’altro, e soprattutto i due fattori non possono essere confrontati tra loro. Chi volesse cercare un filo conduttore fra i costi per la sicurezza e il rischio di impresa dimostrerebbe di avere una visione miope, basata su una considerazione delle dinamiche aziendali correlate alla sicurezza ben poco lungimirante. Eppure non sono certo pochi gli imprenditori che ammettono di non adottare le necessarie misure di sicurezza e cercano una giustificazione in motivazioni di carattere economico, o addirittura ritengono che tale comportamento rientri proprio nel rischio di impresa e nelle responsabilità che derivano dal proteggere i lavoratori, soprattutto quelli più fragili in questo periodo di pandemia.
Il profitto e la salute dei lavoratori
Vale la pena di sottolineare in modo netto e chiaro che un elemento come il profitto non può in alcun modo essere paragonato con la salvaguardia della sicurezza dei lavoratori, e non la può bilanciare per mere ragioni economiche. È per tutti un imperativo categorico quello di combattere contro l’esigenza delle aziende di risparmiare sulle spese che devono essere affrontate per la sicurezza.