E’ appena uscito “Calabria malata. Sanità, l’altra ‘ndrangheta” (2019, Luigi Pellegrini editore) scritto dall’ex commissario straordinario per la Sanità in Calabria Massimo Scura.
Un saggio scottante, che racconta i fatti che vanno dal 12 marzo 2015 al 18 aprile 2019. Vicende recenti, dunque, ma, come scrive Scura nell’aletta del libro “I comportamenti, invece, sono antichi. Attraverso l’analisi degli eventi e delle decisioni, non necessariamente illegittime, cerco di dimostrare che la Calabria non interessa a nessuno, se non quando si avvicinano le elezioni. La Calabria – prosegue Scura – non è importante né per Roma né, purtroppo, per i calabresi, che si sono arresi a quanto giudicano inevitabile e immutabile. Questa assuefazione collettiva è la droga venduta dall’altra ‘ndrangheta, silenziosa, che s’insinua nella vita quotidiana, in particolare nella sanità pubblica, una miniera d’oro per far proliferare i propri affari”.
Nel mirino dell’autore, ci sono praticamente tutti: i parlamentari 5Stelle che secondo Scura “Con le dovute eccezioni, sono come gli altri in Calabria”; i privati “che quando si sentono minacciati si rivolgono alla politica o addirittura alle istituzioni”; la Chiesa “Poco attenta a non esporsi in affari non sempre trasparenti”; i sindacati “Che hanno parzialmente perso la propria identità”; il presidente Oliverio “Che cerca di annullare un mio decreto per l’assunzione di quasi mille operatori. Ma non dovrebbe essere felice? Capisco: li voleva assumere lui. Le assunzioni portano voti”; la ministra Grillo “Che cita dai sui livelli essenziali di assistenza che i suoi collaboratori conoscono come fasulli. Nessuno s’indigna, tranne il sottoscritto”; l’Asp di Reggio Calabria “sciolta per infiltrazioni mafiose e al cui vertice viene nominato un prefetto. E le competenze? Non servono”; la media borghesia calabrese che secondo Scura “Si è costruita una nicchia di benessere: manda i figli a studiare e a lavorare fuori regione e si gode il sole e il mare della Calabria”.
L’autore aggiunge che “Chiunque provi a mettere a fuoco i problemi, cercando la verità, diventa scomodo. Se poi ci mette anche passione e disinteresse, diventa un virus urticante. Vogliamo reagire? Il primo passo è conoscere”.
Massimo Scura presenterà il proprio libro il prossimo 14 giugno alle 17,30 nello spazio culturale “MAG. La ladra di libri” di Siderno. Gianluca Albanese dialogherà con l’autore.