di Antonio Scordino*
BIANCO – Mancano ancora circa quattro mesi per le elezioni amministrative di primavera e in qualche Comune dove esse si svolgeranno, sia pure senza fretta, ci si comincia a organizzare per la formazione delle liste. A Bianco, nella precedente tornata, si sono affrontate tre liste dalla incerta collocazione politica. Anche la lista che poi, sia pur di poco, è risultata vincente era una lista civica, nonostante avesse una connotazione chiaramente di centrosinistra per la provenienza dei suoi componenti. La compagine amministrativa uscente è decisamente intenzionata a ripresentarsi in modo compatto per quanto riguarda l’aggregazione e lo schieramento, indipendentemente dalla presenza totale o parziale in lista di coloro che ne fanno parte. Infatti prevale al loro interno l’orientamento a favorire un rinnovamento che coinvolga, senza impostazioni e soluzioni già confezionate, altre significative rappresentanze della società bianchese, il volontariato e le forze politiche più o meno organizzate di centrosinistra. In questa prospettiva l’attenzione è rivolta principalmente al PD, sia per la sua collocazione politica e sia perché ad esso risultano di fresca e rinnovata iscrizione alcuni della stessa attuale maggioranza comunale.
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La storia politico-amministrativa di Bianco si è sempre caratterizzata per l’onestà, il primato della legalità e il perseguimento del bene comune, indipendentemente dai risultati, che possono essere stati promossi o bocciati dagli elettori. I quali sistematicamente hanno punito con il loro voto quelle liste che, nel giudizio popolare, si riteneva essersi formate per il perseguimento di interessi particolari di uno o più gruppi, rimasti però dietro le quinte e senza esporsi. L’elettorato di Bianco negli ultimi decenni è notevolmente cresciuto in maturità e senso di responsabilità, si è gradualmente sganciato dal voto clientelare e ha espresso, invece, un voto di opinione, meditato e libero, soprattutto nell’ultima tornata elettorale, a beneficio effettivo di tutte le liste in campo.
Sono proprio queste considerazioni che spingono l’attuale maggioranza comunale a riproporsi compatta e nel contempo fiduciosa di potere ancora rappresentare interessi e obiettivi di carattere generale, alcuni dei quali sono prepotentemente emersi e altri intensificati a causa della crisi economica che ha colpito ormai da più anni l’Italia, e la Calabria all’interno di essa in misura ancora più drammatica. Sicuramente è, questa crisi, la peggiore dal dopoguerra, rendendo difficile il governo di tutti gli organi di governo, nazionali, regionali e locali. Né si prevedono, in particolare per la nostra Regione – come ha onestamente ribadito in campagna elettorale il Presidente Oliverio – tempi facili. Le forze politiche e i gruppi che rappresentano interessi legittimi a favore della popolazione debbono dialogare e proporre un percorso trasparente e responsabile, onde pervenire alla formazione di liste che si affrontino lealmente e nel rispetto reciproco, pur nella durezza del confronto elettorale.
In questo quadro di riferimento le primarie del PD, che sono un obbligo statuario ormai consolidato, rappresentano sicuramente un momento di chiarezza, non solo perché favoriscono e promuovono la partecipazione democratica, ma anche perché consentono agli iscritti di dare la loro disponibilità ad impegnarsi nell’attività amministrativa e a candidarsi. La convocazione di un’assemblea degli iscritti in tempi molto brevi è perciò di grande utilità e sarà certamente un positivo ed apprezzato elemento di chiarezza per tutti.
Non c’è dubbio che nel contesto generale possono pesare condizionamenti di vario genere, alcuni di natura politica, altri di natura personalistica, che non dovrebbero sussistere, ma che, purtroppo, è quasi inevitabile che ci siano. Saranno poi gli elettori nella loro libera espressione del voto a dare poi il loro giudizio.
*: sindaco di Bianco