di Adelina B. Scorda
BIANCO – Sono ancora troppe le persone con gli occhi chiusi per guadare la “Calabria”. Dalla necessità, ormai sempre più impellente di intraprendere la strada che porti ad una reale svolta per l’intero territorio regionale si fonda il tour che la Coldiretti sta realizzando attraverso incontri diretti con i soci.
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Fa tappa a Bianco, in una delle realtà potenzialmente più produttive della bassa Locride ma ancora poco conosciute nel panorama commerciale nazionale. Molteplici gli interventi irrigui da realizzare in particolare nelle aree del torrente La Verde, nell’impianto del Careri e del Butramo – Bonamico non solo al fine di potenziare la capacità irrigua dei torrenti ma soprattutto per consentire una maggiore sviluppo dell’economia agricola, definita dal presidente regionale della Coldiretti Molinaro “la nuova frontiera dello sviluppo calabrese”. L’avvicinarsi dei giovani al mondo dell’agricoltura consentirebbe, attraverso il programma di rilancio che la Coldiretti sta mettendo in atto, di intraprendere quel progetto di rete in grado di rendere la produzione calabrese, ma in particolare ionica, competitiva sul mercato. Potenziare, promuovere, sviluppare sono i tre verbi che fanno da padrone nella presentazione del nuovo “progetto Coldiretti” presentato per voce del direttore della Coldiretti di Reggio Calabria Giuseppe Napoletano. “Dobbiamo puntare e sostenere la grande volontà dei giovani di mettersi in gioco in agricoltura, con la convinzione che le giovani imprese possano dare un valido contributo alla crescita sostenibile e allo sviluppo economico di tutto il sistema Paese, consapevoli del fatto che sarà necessario operare con entusiasmo, dedizione, e spirito di sacrificio per fare in modo che ogni giovane possa trasformare il proprio sogno imprenditoriale in realtà, in un’agricoltura rigenerata e attenta alla sicurezza ambientale e alimentare. Sicurezza necessaria – conclude – affinché la produzione calabrese non venga sottoposta a ulteriori battute d’arresto”. Non mancano, in un clima di confronto i suggerimenti dei soci, che chiedono maggiore praticità e immediatezza negli interventi, ma in particolare reale sostegno affinché quel progetto di rete tanto sostenuto dia i primi frutti.