di Adelina B. Scorda
BIANCO – Riunisce le forze il Pd di Bianco e con il contributo del governo Regionale e del deputato Demetrio Battaglia chiude con un accorato appello una compagna elettorale anomala. Un’unica lista valida, quella che vede il candidato scelto con le primarie Aldo Canturi, candidato a sindaco per “Libertà e Partecipazione”. Un vizio di forma, ha escluso poche ore dopo la presentazione delle liste all’ufficio elettorale le due liste concorrenti : “Bianco al Centro” con candidato a sindaco Rodolfo Nucera e “Forza Bianco” guidata dal candidato D’Agostino Salvatore, decreta di fatto per il comune di Bianco la lotta all’ultimo voto.
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Una campagna elettorale anomala che chiama a supporto tutte le forze politiche locali, le associazioni culturali, i movimenti, che vuole e deve raccogliere ogni singola preferenza perché a Bianco più di ogni altra volta ogni voto diventa vitale e dove forte è la tensione fra chi incita al voto e chi invece spinge perché il quorum non venga raggiunto chiamando in causa la possibilità di un eventuale mancanza di controllo da parte della minoranza di fatto assente.
Un quadro elettorale sui generis, che ha spinto il presidente della Regione Mario Oliverio a presenziare alla chiusura della campagna elettorale bianchese: “ Ho accettato non solo per l’amicizia che mi lega a Aldo Canturi ma soprattutto perchè l’anomalia che si presenta a Bianco è tale che non si può far correre il rischio di consegnare questo comune a una gestione commissariale. Non servirà a nulla non far raggiungere il quorum perché fra un anno – ha proseguito – ci ritroveremo di nuovo qui con Aldo Canturi ancora più forte, non andare a votare domenica significa rimandare di un anno la sua vittoria e consegnare Bianco a un anno di stasi e sofferenze”.
A supportare Aldo Canturi nella sua campagna elettorale con il suo unico avversario, l’astensionismo, c’erano tutti: Nino De Gaetano, Seby Romeo, Mario Oliverio e Demetrio Battaglia, un dispiegamento di forze politiche che può solo inorgoglire il comune locrideo perché come ha più volte ribadito il consigliere regionale Seby Romeo “in questa campagna elettorale Bianco compete per salvare la democrazia. Bianco oggi – ha proseguito – si trova ad un bivio o elegge un amministratore o lascia il proprio futuro nelle mani di un commissario, decretando il blocco amministrativo. Un anno di commissariamento Bianco non se lo può permettere”.
Stasi amministrativa e gestionale che potrebbe verificarsi con l’insediamento di una gestione commissariale mettendo in pausa quella serie di progetti e di discussioni e “di interventi infrastrutturali, basilari per la ripresa di Bianco ha sottolineato Canturi: “noi abbiamo bisogno del rifacimento di una rete idrica obsoleta, di fognature a norma e di un impianto di depurazione realmente a regime; abbiamo bisogno di uno o due accessi regolari al nostro lungomare fondamentali per lo sviluppo turistico. Noi vogliamo partire dalle nostre risorse e diciamo con forza che il vino greco di Bianco e il Bergamotto devono trovare un ruolo centrale nello sviluppo agroalimentare. Ma se il popolo di Bianco mi eleggerà la mia prima battaglia sarà la ripresa dei lavori della Bovalino – Bagnara, una grande arteria di comunicazione che ridisegnerà il territorio della Locride.” Ma Bianco ha problemi irrisolti come il Palazzetto dello Sport, l’entrata in vigore del piano spiaggia e in particolare l’approvazione del Psc, “l’edilizia – ha proseguito Canturi – è bloccata da anni eppure in passato è stata uno dei motori delle nostra economia, per questo risulto oltremodo necessario sbloccarla”. Un punto focale questo per la ripresa del comune locrideo, tanto da far decidere al candidato Canturi di trattenere per se la delega all’urbanistica, questo “ per tener conto delle reali vocazioni del territorio e non di possibili speculatori”.
Fra i punti in programma non poteva mancare un confronto sulla discarica di Casignana per la quale “l’unica possibilità è la bonifica”. Ma è il lavoro, o meglio la possibilità di creare quelle opportunità di sviluppo, l’argomento su cui batte Canturi affermando come solo con il lavoro si afferma e vince al legalità nei territori.
In un territorio in cui a vincere è la marginalità l’inversione di rotta è l’unica via percorribile e “ la Regione – afferma Oliverio a conclusione – ha bisogno di essere accompagnata anche dagli enti locali, enti che dovranno unirsi in progetti comuni e obbiettivi di crescita per creare opportunità di lavoro. Per questo non possiamo permettere che Bianco rinvii di un anno la possibilità di avere una guida che interloquisca con gli organi sovraistituzionali. Bianco ha una grande tradizione democratica ma oggi si scontra con due dati fisiologici, l’astensionismo e l’assenza di una parte di elettorato che pur residente nel comune vive di fatto fuori regione, in considerazione di questi dati il nostro e il vostro compito è quello di non perdere neppure un voto in virtù di quel processo di ripresa che la Regione sta mettendo in campo e per cui serve il massimo contributo della democrazia”.