di Simona Ansani
ROCCELLA IONICA – Ennesimo caso sul territorio non solo di abbandono, ma purtroppo anche di avvelenamento che ha visto nei giorni scorsi come protagonista di questa assurda vicenda un povero cucciolo di poco più di tre mesi. L’accaduto ha lasciato ancora una volta sconvolti, quanto inorriditi i volontari dell’associazione animaliste presente sul territorio comunale roccellese, e delle associazioni animaliste della Locride. Un vile gesto riprovevole, che merita la condanna sia degli amanti degli animali che dalle istituzioni, che devono intervenire, facendosi carico di ogni responsabilità. Il cucciolo, che sembra apparentemente dormire, è stato ritrovato in localita Iunchi, ma sono troppi e frequenti i casi di avvelenamento di animali, anche sul territorio di Roccella Ionica, passando per i gatti liberi uccisi con esche avvelenate nei pressi dell’Auditorium Comunale, o delle principali vie sottoposte a video sorveglianza attiva h24, ai cani che hanno dovuto combattere, alcuni salvandosi con il potente veleno, altri invece purtroppo lasciandoci la vita. Eppure le associazioni animaliste della Locride mai si sono tirati indietro di fronte a richieste di aiuto nel recuperare gli animali in difficoltà trovando loro sicuri stalli o famiglie che li adottino per sempre. E allora perchè arrivare a gesti crudeli quanto estremi, mettendo in pericolo anche bambini che inavvertitamente possono prendere le esche e allora volta avvelenarsi. Perchè non intervenire in modo serio? Inoltre non basta recuperare il corpo senza vita del cane o gatto e rimuoverlo dalla zona interessata, è compito fondamentale bonificare l’intera area interpellando sempre e comunque i responsabili dell’Asp, che devono essere messi a conoscenza dell’accaduto. Vogliamo anche ricordare che i gatti liberi che vivono nel territorio comunale sono Patrimonio Indisponibile dello Stato, e che gettare esche con il veleno è vietato dalla legge, in più le sostanze velenose costituiscono una fonte di inquinamento ambientale, avvelenando catena alimentare, suolo e falde acquifere.